5G, il sindaco risponde a CittadiniAttivi, “non posso vietare ma sicuramente stileremo un regolamento stringente”

Il 5G è la nuova frontiera dello scontro tra il “no” sempre e i “progressisti a tutti i costi”.  Tutti gli studi scientifici indicano una pericolosità entro i limiti delle onde emesse dal 5G in linea con i limiti imposti dalle regole sia europee che italiane, ancora più rigide.  L’Associazione “CittadininiAttivi Orvieto” nei mesi scorsi aveva promosso una raccolta di firme per vietare l’installazione e la sperimentazione di tale tecnologia nel territorio comunale di Orvieto inviando un documento al sindaco Roberta Tardani.  A questa lettera ha risposto il sindaco, “una richiesta che non può essere accolta non solo perché non ci sono ancora risultanze scientifiche univoche sull’effettiva pericolosità della tecnologia 5G ma soprattutto perché sarebbe in contrasto con le vigenti disposizioni in materia.   In altri Comuni italiani, infatti, il Tar ha dichiarato illegittime le ordinanze sindacali che vietano indiscriminatamente l’installazione sul territorio comunale della tecnologia 5G.

Soltanto a luglio scorso si è pronunciato il Tribunale amministrativo regionale della Sicilia che ha sospeso cautelativamente l’efficacia di un’ordinanza del sindaco che andava in questo senso. Nella sentenza si sottolinea come la valutazione dei rischi connessi all’esposizione agli impianti di telecomunicazione sia di esclusiva pertinenza dell’Arpa mentre è la legge che stabilisce come i valori di attenzione e gli obiettivi di qualità siano di competenza riservata dello Stato”.  Ma la porta non è stata totalmente chiusa perché sempre il primo cittadino ha concluso, faremo tuttavia quello che è nelle nostre facoltà ovvero predisporre un apposito regolamento con cui disciplinare l’utilizzo della tecnologia 5G sul territorio comunale per assicurare il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti e minimizzare l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici. La tutela della salute pubblica – conclude il sindaco – non è per me solo un obbligo giuridico, ma un imperativo morale e categorico. Questa amministrazione agirà nella massima trasparenza sull’argomento rendendo partecipe la popolazione su ogni atto e provvedimento che sarà adottato avvalendosi, se necessario, anche di esperti del settore per valutare ogni decisione”.

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