Ancora furti al cimitero di Orvieto, si chiedono maggiori controlli

“Sono anni che accadono queste cose, nessuno provvede, nessuno si preoccupa e intanto il cimitero è diventato un supermarket a costo zero”. E’ la triste denuncia di una donna orvietana che per l’ennesima volta ha visto spogliare la tomba del marito di un vaso di ciclamini rossi (“E’ la quarta volta che li compro e per quattro volte me li hanno rubati”). A Orvieto c’è delusione, tristezza, amarezza e perfino rabbia, in chi – ormai gli episodi non si contano più – vede quotidianamente sottratti dalle tombe dei propri cari, piante, fiori, in qualche caso anche un rosario, o altri piccoli oggetti.

“Non è il valore di ciò che rubano – afferma una giovane donna che ha trovato la tomba del padre spoglia del mazzo di rose rosse da poco sistemate per lui nel giorno di San Valentino – non mi importa niente dei soldi, trovo il gesto inqualificabile, vergognoso, irrispettoso, un dolore che quasi mi fa rabbia”.

Il Cimitero Monumentale di Orvieto, risalente al 1800, ha oggi una estensione di circa 6 ettari, è presidiato da due custodi, e giorno dopo giorno necessita di manutenzione ma anche di controlli. “Se venissero installate delle telecamere almeno sapremmo chi è che ruba i nostri fiori o le nostre piante” – afferma un anziano che come altri trova spesso la tomba della sorella oggetto di furti. Già ma chi è ruba piante e fiori? E soprattutto per farne cosa” “Secondo me è gente adulta – dice una signora intenta a sistemare la tomba del marito – queste non sono ragazzate, qui c’è gente cattiva.” E molti sono infatti dell’opinione che ci sia gente che con macabra insensibilità “prenda” semplicemente un bel mazzo o una bella pianta per “portarlo” sulla tomba o sulle tombe dei propri cari, senza pudore, senza sentimenti, senza remore; insomma una specie di negozio a cielo aperto, gratis, e chi se ne importa se il signor Mario resta senza le rose della figlia, o se la signora Concetta non potrà godersi dall’alto dei cieli la camelia rosa che il fratello Gino aveva acquistato per lei. Un servizio di telesorveglianza o quantomeno maggiori controlli anche a piedi sono le richieste dei cittadini. “Ma possibile che in tutti questi anni nessuno ha mai visto niente?” chiede un anziano. Nessuno ha mai visto niente, eppure le rose spariscono, i ciclamini anche, le camelie, le orchidee, le composizioni di piante. E’ un furto ignobile, beffardo, un dolore che penetra nell’anima già fiaccata dalla perdita di persone care.

Poi ci sono tombe che sprofondano, radici che deturpano vialetti, cestini sempre pieni, secchi per l’acqua che trovarli è un’impresa, ma questa è un’altra storia.

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