Atti vandalici e sacrileghi a Sant’Andrea, il parroco sporge denuncia, “questa volta non la ritiro”

Non ci sono solo belle storie in questi giorni di festa nonostante le chiusure.  Nei giorni scorsi, molto probabilmente tra il 31 dicembre e il 1° gennaio, il parroco della Chiesa di Sant0Andrea entrando ha trovato intorno all’altare resti di cibo, come se qualcuno avesse gozzovigliato nel luogo più sacro, vicino il Santissimo Sacramento.  Ma non è finita qui,  Alcuni samipietrini sono stati divelti dal sagrato della stessa Chiesa.  Atti vandalici che hanno spinto il parroco, don Luca Conticelli, a sporgere regolare denuncia ai Carabinieri contro sconosciuti.

In realtà non è la prima volta che Sant’Andrea è presa di mira, o meglio è tetro di atti vandalici di questo tenore.  Secondo don Luca, infatti, gli atti di questi ultimi giorni sono un po’ la goccia che hanno fatto traboccare il vaso, tanto che nel caso in cui dovessero essere scoperti i colpevoli il parroco ha fatto sapere di non avere alcuna intenzione di ritirare la denuncia contro ignoti.  Sono atti che denotano innanzitutto inciviltà e scarso senso del rispetto per chi crede.  Ma a preoccupare il parroco sono anche alcune tegole cadute dalla Torre civica.  Servirebbe manutenzione che però ancora non è stata effettuata, probabilmente complice l’attuale fase emergenziale che ha distratto tutti dall’ordinaria amministrazione.  Il parroco, insomma, non vuole più “passarci sopra” giustificando il tutto con le solite ragazzate, stavolta “si è violata la sacralità e il fatto non lo si può assolutamente ignorare; per questo ho deciso di sporgere denuncia che, è bene che si sappia, non verrà ritirata anche quando si dovessero venire a conoscere i nomi di coloro che si sono resi autori di tali atti”.

 

 

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