Salvo ripensamento il 12 novembre è la nuova linea di confine tra la normalità e la “rivoluzione” per il carico/scarico merci nel centro storico di Orvieto. La delibera di giunta parla chiaro: via Duomo, Corso Cavour, Via della Costituente, Piazza del Popolo, Piazza del Duomo saranno off-limits salvo rare eccezioni per la pubblica utilità, il soccorso, alimentari freschi, valori e disabili. Gli altri dovranno andare tutti con carrellini e altri strumenti di trasporto delle merci. Poste Italiane, uno dei principali gruppi attivo nella consegna di pacchi e corrispondenza, ha preso atto della delibera che, ovviamente, non comprende il cosiddetto servizio postale universale: “non conosciamo altre realtà che abbiano utilizzato questo divieto così assoluto, almeno qui in Umbria” hanno spiegato da Poste.
“Certamente non parteciperemo ad eventuali incontri preventivi ma andremo a discutere nel momento in cui si dovessero presentare delle criticità nello svolgimento del lavoro di consegna e ritiro di pacchi voluminosi”. Il problema dunque c’è ed è reale e non fantasia e voglia di far polemica da parte degli operatori economici della città. Poste Italiane è pronta, dunque, ad affrontare il problema perché la delibera è abbastanza chiara in merito.
Resta da comprendere perché per un provvedimento così importante e dirompente, senza entrare nel merito, non sia stato condiviso con le attività, con i trasportatori e con i residenti. Nessuno ha un’idea precisa, nessuno sa cosa effettivamente cambierà, tranne le poche certezze derivanti dalla lettura della delibera di giunta. Poniamo alcune domande in attesa di risposta
Ma qualcuno è stato interpellato?
Come s’intende controllare in maniera puntuale il rispetto delle nuove regole?
Dove si andranno ad individuare i nuovi stalli commerciali?
Chi controllerà il corretto utilizzo degli stalli commerciali?
Quale modello di città è stato utilizzato per disegnare i nuovi criteri della ZTL?
Sono previsti cambiamenti negli orari della raccolta differenziata?
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