Consorzio Crescendo, Stefano Olimpieri chiede di conoscere la realtà dei fatti e la cifra esatta del debito

Stefano Olimpieri, consigliere comunale del gruppo Identità e Territorio ha presentato un’interrogazione sulla questione spinosa e delicata del Consorzio Crescendo.  Di seguito il testo integrale dell’interrogazione.

premesso che;

  • la storia finanziaria del Consorzio Crescendo rappresenta il fallimento politico del sistema di potere della sinistra in questa Regione e nel nostro territorio: nato più di quindici anni fa come lo strumento che avrebbe dovuto far decollare lo sviluppo economico e la crescita occupazionale si è rivelato – al contrario – uno strumento che ha prosciugato milioni e milioni di euro pubblici;
  • per anni la sinistra ha “giocato al piccolo capitalista” con i soldi dei cittadini, producendo esclusivamente flop e buchi di bilancio: se poi aggiungiamo che la gestione di questi carrozzoni pubblici veniva effettuata come stipendifici per le burocrazie di partito, unitamente al solito modello dirigista, il risultato non poteva che essere disastroso;
  • dal 2013 il Consorzio Crescendo sta in liquidazione e, malgrado questa situazione, continua a produrre passività di bilancio: è infatti notizia di stampa (Il Messaggero, 13 marzo 2018) che nel 2017 il passivo è aumentato di ulteriori 443.000 euro, portando il passivo complessivo a quasi 6 milioni di euro: risulta anche che due dei tre dipendenti siano stati licenziati e che vi sono ritardi nel pagamento degli stipendi per più di una annualità. Il tutto nel silenzio più totale delle Istituzioni e dei sindacati;
  • i liquidatori sollecitano i soci ad immettere liquidità nelle casse del Crescendo per far fronte al pagamento delle rate dei mutui: per provare a salvare il Consorzio la Regione Umbria ha stanziato 1,6 milioni per acquistare il capannone nell’area di Fontanelle di Bardano, a dimostrazione di come la sinistra, di fronte a queste situazioni, è solamente capace a socializzare le perdite;
  • comunque, al di là dello stanziamento da parte della Regione (sono soldi di tutti i cittadini), il passivo rimane molto pesante, tanto che la quota parte che viene imputata al Comune di Orvieto è apri ad euro 785.000 euro;

per quanto esposto in premessa

chiede

  • risponde a verità che nell’esercizio 2017 il Consorzio Crescendo ha chiuso con un passivo di 443.000 euro e che tale somma si va a cumulare a quella degli esercizi precedenti, portando il passivo complessivo alla cifra di 5 milioni e 845 mila euro;
  • risponde a verità che i liquidatori hanno chiesto ai soci consortili di immettere altra liquidità nel Crescendo al fine di pagare le rate dei mutui contratti;

risponde a verità che per chiudere la liquidazione l’eventuale somma da rifondere da parte del Comune di Orvieto è pari ad euro 785.000.

Comments

comments

1 Commento

  1. Ma questo carrozzone di perdite costanti e parcheggio di trombati dalla politica ancora è aperto…..che aspettiamo a chiuderlo e far pagare i debiti a chi li ha creati…..anche se sicuramente verranno ridistribuiti tra non noi cittadini.
    Chiudete prima che il buco continui ad allargarsi e i possibili responsabili a pararsi il posteriore…come sicuramente già avranno fatto.
    Perché se un privato salta poi deve pagare di tasca propria…….e in un ente non trovano mai i responsabili?
    Ci saremmo un po rotti i c……i di questo modo di fare.
    Prendete provvedimenti urgenti. Grazie

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*