CSCO e Cersag, formazione con la Health Literacy, la cultura come ben-essere

Proseguono in Umbria le attività scientifiche e formative del Centro Regionale per la Salute Globale (CERSAG), polo di eccellenza per la ricerca e la formazione nella sorveglianza epidemiologica, nella sicurezza alimentare, nella promozione di una sana alimentazione e, più in generale, di sani stili di vita della popolazione, recentemente istituito in seno all’Azienda USL Umbria 2.
In virtù della convenzione sottoscritta nello scorso mese di settembre, alle attività del CERSAG concorrono la Regione Umbria, l’Università degli Studi di Perugia, l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche, l’Azienda USL Umbria 2, il Comune di Orvieto e la Fondazione per il Centro Studi “Città di Orvieto”.
Dopo il primo incontro seminariale tenutosi a dicembre, l’Aula Magna della Fondazione per il Centro Studi “Città di Orvieto” a Palazzo Negroni, tornerà ad ospitare le successive tre giornate dell’evento formativo sul tema, molto sentito a livello nazionale ed internazionale, della “promozione della salute e della health literacy con biblioteche ed altri luoghi della cultura”.  Gli appuntamenti sono fissati per giovedì 16, venerdì 17 e venerdì 31 gennaio, dalle ore 9 alle 17.
Il corso, patrocinato dall’Associazione Italiana Biblioteche – sezione Umbria, è stato progettato in collaborazione con il Servizio Musei, archivi e biblioteche della Regione Umbria e con il Servizio Prevenzione della Direzione regionale Salute, si muove all’interno del progetto “Muse per Esculapio”, previsto nel Piano Regionale di Prevenzione 2014-2019 che si fonda sul promuovere la Health Literacy, considerando biblioteche, musei ed altri luoghi della cultura come strumenti per la promozione della salute e lo sviluppo del ben-essere.
“Le biblioteche infatti – spiegano i promotori dell’iniziativa – stanno sempre di più diventando luoghi in cui promuovere Health Literacy ovvero ‘le abilità cognitive e sociali che motivano gli individui e li rendono capaci di accedere, comprendere e utilizzare le informazioni in modo da promuovere e preservare la propria salute’ (WHO Health Promotion Glossary, 1998). Inoltre, la frequentazione dei luoghi della cultura e gli stimoli che arrivano anche in età avanzata dall’approccio con le arti e le attività culturali in genere, contribuiscono al mantenimento psicofisico dell’individuo, alla socialità ed alla percezione positiva dello stato di salute e di benessere”.
Per questo motivo per promuovere salute è fondamentale includere anche questi importanti attori delle comunità locali.
“La scarsa alfabetizzazione in salute rappresenta un fattore di disuguaglianza e un determinante importante dello stato di salute di una popolazione, a bassi livelli di Health Literacy corrispondono livelli più bassi di Salute, sia percepita che reale. La lotta alle disuguaglianze – concludono gli organizzatori del corso formativo – è uno dei temi fondamentali della Salute Globale e sarà la sfida del futuro della Sanità Pubblica”.  

Il corso, della durata di 28 ore di formazione in aula, è rivolto al personale bibliotecario, agli operatori culturali dei Comuni, agli operatori delle associazioni socio culturali che collaborano con Comuni e SSR, agli operatori DigiPASS ed a tutte le professioni sanitarie delle Aziende Sanitarie.
Giovedì 16 gennaio, la giornata formativa inizierà alle ore 9 con l’intervento “Riprendiamo il filo del discorso” di Eva Benelli e Monia Torre dell’Agenzia editoriale scientifica Zadig. Barbara De Mei (Istituto Superiore di Sanità) illustrerà “Strategie e principi di promozione della salute da Ottawa a Shangai”. Valentina Possenti (Istituto Superiore di Sanità) concluderà sessione mattutina trattando di “Health Literacy: una delle componenti essenziali per la promozione della salute. Definizioni, misure e applicazioni”. 
La sessione pomeridiana sarà aperta dalla relazione di Eva Benelli (Zadig) su “Come è cambiata la comunicazione: dai social media alle fake news”. Sarà poi la volta di Monia Torre (Zadig) su “Social media e Health Literacy: questione di stili…”.
La terza giornata, venerdì 17, Eva Benelli e Monia Torre tratteranno nella mattinata di “Citizen science, giurie dei cittadini ed altre consultazioni”. Il pomeriggio sarà interamente dedicato alla rassegna di K – case ed alla discussione finale.
Il corso si concluderà con la quarta giornata, in calendario venerdì 31 gennaio. Durante la sessione del mattino, Andrea Castellani – responsabile Sezione Openess, Ambienti di innovazione aperta e Scuola digitale della Regione Umbria – illustrerà “Le attività dei DigiPASS in Umbria”. Caterina Seia, vicepresidente Fondazione Medicina a Misura di Donna Onlus e della Fondazione Fitzcarraldo, parlerà di “Cultura e Benessere: sperimentazioni in corso e possibili sviluppi a livello territoriale”. Marco Cristofori, dirigente S.S.D. Sorveglianza e Promozione della Salute Usl Umbria 2, CERSAG, affronterà l’argomento de “La progettazione partecipata come strumento di promozione della salute” ed Elisa Marceddu (CERSAG) illustrerà le “Metodologie di progettazione partecipata: GOPP e World Cafè”. Il pomeriggio Elisa Marceddu coordinerà la “Realizzazione di un World Cafè”.
I lavori si concluderanno alle 17, dopo la discussione in plenaria.

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