E’ tempo di nomine e inizia il grande tam tam sui nomi. Se TeMa è bloccata in attesa di conoscere i risultati del consulente che verrĂ scelto per decidere sul futuro dell’associazione invece sul CSCO i giochi sono apertissimi dopo la lettera di dimissioni dell’intero consiglio di amministrazione dello scorso 14 settembre.
Secondo indiscrezioni la presidenza andrĂ alla Lega, sono solo ipotesi. Ma a tenere banco è la possibile conferma, quasi in blocco, del vecchio consiglio con l’esclusione di Antonio Rossetti e del presidente Matteo Tonelli. Il consiglio ha lavorato con attenzione ed equilibrio riportando il bilancio in equilibrio, anzi in utile, e potenziando i rapporti internazionali del Centro Studi. Il volto nuovo uscito fuori dai gossip politici è quello di Marco Ravanelli, ex-presidente della Cassa di Risparmio di Orvieto. Inevitabilmente si è messa in moto la macchina del conflitto etico, novitĂ i queste ultime settimane. Ravanelli, da noi contattato, ha smentito ogni suo possibile futuro incarico nel consiglio di amministrazione della Fondazione per il Centro Studi e ha sottolineato “di aver dato mandato al mio legale per valutare se ci sono gli estremi per querelare un professionista per quanto da lui postato su facebook”. Nel post si chiede di spiegare “i rapporti con il vicesindaco Angelo Ranchino…soci entrambi si una societĂ di professionisti…E’ stato presidente di CRO negli anni in cui si è verificato il collocamento da parte della banca di 86 milioni di euro di titoli illiquidi emessi da Bpb”.
Da quanto ci risulta che per conoscere il nuovo cda del CSCO si dovrĂ attendere poco, forse giĂ in queste ore ci potrebbero essere novitĂ importanti.
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