E’ scomparso Pier Augusto Breccia, caposcuola della “pittura ermeneutica”

A pochi giorni dalla più che felice conclusione della sua ultima mostra, ospitata a Palazzo Trentini, sede del consiglio Provinciale di Trento, attorno alla “pittura ermeneutica”, il cuore grande del prof. Pier Augusto Breccia, artista di fama internazionale, ha smesso improvvisamente di battere oggi pomeriggio, lunedì 20 novembre.

Pier Augusto Breccia, nasce a Trento nel 1943 e si trasferisce da ragazzo a Roma, dove esercita con successo la professione di cardiochirurgo fino al 1985, quando decide di seguire la passione della sua vita: la ricerca artistica e filosofica. Mettendo a frutto il suo talento nel disegno e coniando una nuova forma di espressione artistica, attraverso i diversi linguaggi delle tecniche pittoriche, nel 2003 lancia la scuola della “pittura ermeneutica”. Nell’arco di tutto il suo percorso professionale riscuote successi in Italia e all’estero, in particolare a New York, dove vive per 12 anni.

Breccia, dopo una formazione scientifica e una lunga pratica medico-chirurgica, si congeda dalla professione nel 1985 per dedicarsi alla ricerca artistica, assecondando una forte predisposizione alla speculazione filosofica e mettendo a frutto il suo talento nel disegno. Con un linguaggio personalissimo affronta la complessità dell’uomo contemporaneo, interpretando l’arte pittorica come approccio ermeneutico all’individuo ed espressione simbolica della propria interiorità, con frequenti riferimenti alla cultura cristiana. Lungo la sua carriera riscuote successi in Italia e all’estero, a New York, dove risiede a lungo, e in altre città europee e americane. E’ di nuovo in Italia dal 1966, impegnato in un programma espositivo ad ampio raggio. Dal 2003, anno di pubblicazione del suo manifesto artistico-filosofico, Breccia è considerato nel mondo dell’arte contemporanea come il caposcuola della “pittura ermeneutica” che, egli stesso afferma, “non è “un altro modo di dipingere” nel senso di una tendenza stilistica o di un “trend” d’avanguardia, ma piuttosto un altro modo di intendere l’arte”. Nell’esposizione, una selezione dall’intera produzione pittorica di Breccia, oli su tela e disegni preparatori catturano per forme e colori lo sguardo del visitatore, invitato dall’artista a interpretare liberamente l’immagine offerta mediante la propria personale sensibilità e immaginazione.“

A Palazzo Trentini Pier Augusto Breccia ha allestito un percorso espositivo con molte delle sue opere più significative, tra cui olii su tela e disegni preparatori, che ha affascinato il pubblico trentino, tanto da riscuotere una notevole affluenza di visitatori.

Al cordoglio della famiglia, degli estimatori e degli amici di Pier Augusto Breccia si unisce il deferente pensiero dell’intera Assemblea legislativa della Provincia autonoma di Trento, che ricorda la straordinarietà dell’uomo e dell’artista che, con le sue opere, ha onorato il Trentino tutto.

Alla famiglia giungano commosse le condoglianze di OrvietoLife che lo aveva intervistato a Orvieto in occasione della sua mostra al Palazzo dei Sette e che ad un suo dipinto aveva dedicato la copertina di OrvietoLife di Luglio/agosto. 

 

Dentro la città – La pittura ermeneutica di Pier Augusto Breccia from anthesya comunicazione on Vimeo.

 

 

 

 

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