È Simone Rubini il coordinatore tecnico della Az Young Orvieto

Le società sportive serie hanno già cominciato la programmazione per la prossima stagione, anche se ciò riguarda il settore giovanile, è così per la Az Young Orvieto che in questo settore vuole emergere.
Le tigrotte gialloverdi hanno ottenuto discreti risultati nell’anno passato ma la dirigenza è ambiziosa di poter crescere ancora ed è per questo che sta cercando di dotarsi di una struttura assai efficiente.
Il presidente Flavio Zambelli si avvale già di elementi validi quali il direttore sportivo Giuseppe Iannuzzi ed il direttore tecnico Fabrizio Lisei ma per ottimizzare l’organigramma ha voluto dotarsi di una figura professionale di qualità.
A ricoprire l’incarico di coordinatore tecnico dei gruppi giovanili è stato chiamato l’esperto Simone Rubini che alla presentazione ha detto: «Negli ultimi anni ci siamo sentiti sempre ma non eravamo riusciti ad incrociare le nostre strade, ho potuto verificare come in questi ultimi mesi i numeri siano cresciuti e mi sono convinto di avere un potenziale importante ad Orvieto. Con dispiacere ho lasciato la Officina Volley Terni ma ritengo il progetto che mi ha proposto Zambelli troppo bello ed interessante per rinunciarci. C’è intenzione di investire le risorse nel vivaio per far emergere ragazze che possano essere giocatrici valide per le future categorie regionali e nazionali».
Il quarantaduenne allenatore di origine ternana inquadra la situazione nel territorio rupestre e parla di come potrebbe cambiare prossimamente il suo approccio alla pallavolo con le nuove leve.
«Ho accettato questa proposta perché ho visto nel club una determinazione nel voler perseguire gli obiettivi, il mio stimolo è quello di cercare di creare qualche giocatrice di livello. Mancherà la vetrina di serie A, senza una squadra di punta non ci sarà un punto di riferimento, ma se si lavora bene sulle basi si può riuscire a tornare in pochi anni ad ottimi livelli».
Una vita trascorsa sui campi umbri ma anche extraregionali, passando anche per Orvieto, ma anche in panchina non mancano l’esperienza con la responsabilità di selezionatore del centro di qualificazione provinciale di Terni.
«Sono allenatore da circa venti anni, durante il mio ultimo periodo da giocatore ho sempre allenato almeno un gruppo. Negli ultimi sei anni ho lavorato esclusivamente sui settori giovanili tra Umbria e Lazio, con particolare attenzione per le categorie che vanno dalla under 13 alla under 16. Orvieto ha un bacino di utenti buono comparato con la popolazione, spero che col tempo si possa organizzare un bel lavoro che punti sulla qualità».
 
Le società sportive serie hanno già cominciato la programmazione per la prossima stagione, anche se ciò riguarda il settore giovanile, è così per la Az Young Orvieto che in questo settore vuole emergere. Le tigrotte gialloverdi hanno ottenuto discreti risultati nell’anno passato ma la dirigenza è ambiziosa di poter crescere ancora ed è per questo che sta cercando di dotarsi di una struttura assai efficiente. Il presidente Flavio Zambelli si avvale già di elementi validi quali il direttore sportivo Giuseppe Iannuzzi ed il direttore tecnico Fabrizio Lisei ma per ottimizzare l’organigramma ha voluto dotarsi di una figura professionale di qualità. A ricoprire l’incarico di coordinatore tecnico dei gruppi giovanili è stato chiamato l’esperto Simone Rubini che alla presentazione ha detto: «Negli ultimi anni ci siamo sentiti sempre ma non eravamo riusciti ad incrociare le nostre strade, ho potuto verificare come in questi ultimi mesi i numeri siano cresciuti e mi sono convinto di avere un potenziale importante ad Orvieto. Con dispiacere ho lasciato la Officina Volley Terni ma ritengo il progetto che mi ha proposto Zambelli troppo bello ed interessante per rinunciarci. C’è intenzione di investire le risorse nel vivaio per far emergere ragazze che possano essere giocatrici valide per le future categorie regionali e nazionali». Il quarantaduenne allenatore di origine ternana inquadra la situazione nel territorio rupestre e parla di come potrebbe cambiare prossimamente il suo approccio alla pallavolo con le nuove leve. «Ho accettato questa proposta perché ho visto nel club una determinazione nel voler perseguire gli obiettivi, il mio stimolo è quello di cercare di creare qualche giocatrice di livello. Mancherà la vetrina di serie A, senza una squadra di punta non ci sarà un punto di riferimento, ma se si lavora bene sulle basi si può riuscire a tornare in pochi anni ad ottimi livelli». Una vita trascorsa sui campi umbri ma anche extraregionali, passando anche per Orvieto, ma anche in panchina non mancano l’esperienza con la responsabilità di selezionatore del centro di qualificazione provinciale di Terni. «Sono allenatore da circa venti anni, durante il mio ultimo periodo da giocatore ho sempre allenato almeno un gruppo. Negli ultimi sei anni ho lavorato esclusivamente sui settori giovanili tra Umbria e Lazio, con particolare attenzione per le categorie che vanno dalla under 13 alla under 16. Orvieto ha un bacino di utenti buono comparato con la popolazione, spero che col tempo si possa organizzare un bel lavoro che punti sulla qualità».  
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