Elezioni/7: c’è aria di resa dei conti in casa PD ma ancora nulla è certo

In casa PD è ancora tutto fermo, almeno fino alla nuova discesa a Orvieto dei big, pare addirittura direttamente da Roma, per tentare di dirimere la questione della candidatura a sindaco.  Il lungo elenco di possibili candidati si è andato esaurendo fino all’ultima cartuccia chiamata Massimo Morcella.  In pista è certamente Giuseppe Germani che dopo un periodo di crisi risulta essere tornato a salire nel borsino del totosindaco PD.  Ma la gatta da pelare per i dirigenti romani o umbri non è di poco conto.  Scegliere uno dei due contendenti significherebbe spaccare quel che rimane del PD locale.  D’altro canto anche trovare una candidatura unitaria risulta quasi impossibile viste le premesse; allora il sindaco uscente Germani potrebbe far valere proprio la carta del “ritenta che ci riuscirai” e far pendere dalla sua parte la bilancia.

L’altra incognita riguarda l’area ex-margherita guidata con piglio decisissimo dal segretario andrea Scopetti.  Sono tornate a girare voci di una possibile sfiducia nei suoi confronti, ma non ci sono state convocazioni di segreteria e non sono in programma, dunque è impossibile.  Certo l’uscita pubblica di tre segretari di circolo che hanno annunciato la loro preferenza per Germani fanno intendere, per chi ancora non lo avesse capito, che tira una brutta aria dalle parti di Sferracavallo e non solo.  La domanda vera è se, dal giorno dopo la scelta, ci avrà un vero sforzo unitario da parte delle varie anime del PD in favore del candidato sindaco.

Urge comunque una scelta anche perché la guerra silenziosa sullo stile degli “avvelenatori di pozzi” sta facendo troppe vittime.  E’ una resa dei conti ma prima o poi si deve tirare una riga e capire chi sta con chi.

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