Emodinamica, ora che si parla di soldi la maggioranza in Regione, quasi tutta, vota no, dopo aver approvato la mozione a maggio 2020

Si è compiuto il gioco delle tre carte in consiglio regionale.  Nella seduta del 2 marzo si discuteva il bilancio di previsione 2021/23, un’occasione importante per inserire risorse certe per l’emodinamica a Orvieto.  Tutto è partito, ricordiamolo, da una mozione unitaria approvata all’unanimità sempre dal consiglio regionale, e sempre dagli stessi consiglieri, lo scorso 26 maggio.  Da allora cosa è cambiato?

Sicuramente il voto, visto che l’ordine del giorno a firma Fabio Paparelli (PD) è stato bocciato con i 10 voti contrari della maggioranza, escluse le astensioni di Squarta e Pace di Fratelli d’Italia.  Sarebbe interessante comprendere il perché di questa bocciatura inattesa che andrebbe a penalizzare nuovamente un territorio che dal punto di vista sanitario oltre ad essere isolato geograficamente, non è questa colpa di alcuno, lo è anche per la cronica mancanza di personale sia all’interno dell’ospedale che sul distretto.  Non solo, la presenza di tre arterie viarie d’interesse nazionale sembrano non bastare per investire in maniera definitiva sull’emergenza e l’urgenza.  L’emodinamica è un tassello fondamentale, insieme anche all’elisoccorso per dare risposte concrete e qualificate ai malati.  Si vede che così non la pensano in consiglio regionale la maggioranza dei consiglieri.

Rimane la delusione perché sarebbe stata una promozione non solo dell’ospedale in se ma di un territorio intero.  Avere un ospedale che non si limita a stabilizzare ma a curare avrebbe significato professionisti sanitari, nuovo personale e, magari, una maggiore attrattività per la città che soffre di un calo demografico ormai preoccupante che già ha fatto scendere la popolazione sotto i 20 mila abitanti e ora in molti temono l’altra soglia psicologica dei 18 mila.

Comments

comments

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*