Enrico Paolini, licenziato da TeMa saluta i collaboratori, racconta la sua storia e si mette a disposizione della città

25 anni fa (il 7 dicembre 1993) si riapriva alla città, dopo dieci anni, il Teatro Mancinelli completamente restaurato e ristrutturato.  E’ iniziata così la conferenza stampa di saluto alla città di Enrico Paolini, licenziato da TeMa a fine anno e che da marzo sarà libero da ogni vincolo.  E’ iniziata così dopo un filmato che ha ricordato i passaggi più importanti del teatro orvietano, degli spettacoli, dei concerti, delle produzioni.  Quasi un amarcord e, alla fine, la promessa di essere a disposizione della città.

Enrico Paolini

Enrico Paolini, emozionato legge, non va a braccio e riportiamo di seguito tutto lo scritto.

“Io avevo 33 anni e lavoravo da 12 anni al Teatro Stabile dell’Umbria a Perugia, quando il Comune di Orvieto mi ha chiamato per predisporre un progetto di riapertura e gestione del rinnovato Teatro Comunale. Il progetto fu approvato e prevedeva una riapertura con una settimana di spettacoli gratuiti e visite guidate con invito a tutte le famiglie del Comune di Orvieto. Furono sette giorni che videro il Teatro Mancinelli stracolmo di centinaia di cittadini orvietani, fortemente emozionati per aver riacquisito uno spazio così bello ed importante. Dopo l’inaugurazione la prima Stagione comprendeva spettacoli di prosa gestiti dal Teatro Stabile dell’Umbria e dall’Ente Teatrale Italiano, oltre a spettacoli di musica, operetta e cabaret. Ci fu subito un boom di soci ed abbonati che fino alla stagione 2015/2016 (l’ultima da me diretta) sono stati sempre intorno ai 500 (nelle ultime stagioni teatrali sono scesi a poco più di 300). Ma il progetto prevedeva soprattutto una modalità di gestione innovativa attraverso la costituzione di una Associazione Culturale composta dal Comune di Orvieto e da tutti i cittadini, le associazioni, le società, gli enti che ne volevano far parte. Ovvero il tentativo fu quello di coinvolgere nella gestione, oltre al Comune di Orvieto anche i fruitori stessi del Teatro Comunale. Nasceva così l’Associazione Teatro Mancinelli – Te.Ma., oggi solo TEMA, che inizialmente si è occupata solo della gestione del Teatro Comunale, ma poi è stata utilizzata come braccio operativo del Comune di Orvieto per la gestione di eventi legati allo spettacolo ed al turismo. Come è noto, nei primi anni (dal 1997 al 2002), purtroppo fu anche utilizzata dall’Amministrazione Comunale come una sorta di inghiottitoio di buchi economico-finanziari prodotti da  grandi iniziative di promozione culturale e turistica. Queste scelte hanno portato a consolidare nel 2005 una perdita di circa 1.000.000 di euro. Perdita che è ancora tutta li. Perdita che ha condizionato pesantemente tutta l’attività della TEMA fino ai giorni nostri.     Mi sembra giusto ricordare che dal 1994 al 2015 l’Associazione TeMa ha organizzato, con la mia direzione, 23 stagioni teatrali con più di 1000 spettacoli dal vivo di teatro, musica e danza; tra gli artisti ospitati con maggiore frequenza: Vincenzo Salemme, Carlo Giuffrè, Glauco Mauri, Luca De Filippo, Luca Zingaretti, Giulio Scarpati, Isa Danieli, Attori e Tecnici, Momix, Sonics, Massimo Ranieri, Arturo Brachetti, Giorgio Albertazzi, Massimo Dapporto, Franca Valeri, Monica Guerritore, Silvio Orlando, Giorgio Panariello, Emma Dante, Giorgio Gaber, Paolo Rossi, Enrico Brignano, Beppe Fiorello, Pierfrancesco Favino, Stefano Accorsi, Filippo Timi, Elio Germano, Valerio Mastandrea. Tra i concerti importanti ospitati: Fabrizio De Andrè, Paolo Conte, Antonello Venditti, Claudio Baglioni, Lucio Dalla, Elisa, Francesco de Gregori, Ivano Fossati, Pino Daniele, Noa, Mango, Giorgia, Nek . Negli anni 1998/2001 ha prodotto e distribuito in Italia ed all’estero l’opera musicale “LA PIETA’” di Nicola Piovani e Vincenzo Cerami con Gigi Proietti, Ami Stewart e Rita Cammarano. Ha cooprodotto e distribuito in Italia ed all’estero lo spettacolo “CONCERTO FOTOGRAMMA” di Nicola Piovani

Dal 1993 ha collaborato a 23 edizioni di Umbria Jazz Winter, assumendo la gestione diretta ed il rischio di impresa nelle edizioni che vanno dal 1999 al 2016.  Nel 2002 ha organizzato grandi eventi nella grande Piazza D’Armi dell’Ex Caserma Piave: tra gli altri il concertone di Francesco De Gregori/Pino Daniele/Fiorella Mannoia/Ron e Gigi Proietti.  Ha ideato ed organizzato per conto della Provincia di Terni otto edizioni (2001/2008) di VILLALAGO Make Music Festival al teatro all’aperto di Villalago/Piediluco (tra gli ospiti negli anni Jan Garbarek, Ludovico Einaudi, Sakamoto, Nicola Piovani, Sud Sound System, Beppe Barra, Uri Caine, Paolo Rossi). Ha collaborato a nove edizioni di Umbria Folk Festival, gestendole direttamente quattro (2012-2015) con ospiti quali Nuova Compagnia di Canto Popolare, Beppe Barra, Enzo Avitabile, Teresa De Sio, Eugenio Bennato, Ambrogio Sparagna, Gogol Bordello, David Van de  Sfroos, Cisco, Tonino Carotone, Teofilo Chantre, Caparezza, Alessandro Mannarino, Simone Cristicchi, Goran Bregovic, Francesco de Gregori, Fedez, Nomadi, Riccardo Tesi, Ginevra Di Marco, Vinicio Capossela, Imany, Bombino, Luca Barbarossa, Hevia, Asaf Avidan.

Dal 2012 ha realizzato e prodotto l’Orchestra Giovanile di Musica Popolare diretta da Ambrogio Sparagna, formata da 25 musicisti, la maggior parte giovanissimi.

Negli anni 2011/2014, oltre ad essere Direttore del Teatro Mancinelli e dell’Associazione TEMA sono stato Direttore Organizzativo di ARTÈ Teatro Stabile di Innovazione nato attraverso un Associazione Temporanea d’Impresa tra Cooperativa ARGOT e Associazione TEMA. In questi quattro anni oltre ad essere stati prodotti numerosi spettacoli teatrali, sono state ideate nuove rassegne di Teatro Contemporaneo, Teatro per le Scuole, Teatro per Bambini, Teatro Amatoriale e negli ani 2013 e 2014, in occasione del biennio giubilare, è stato realizzato l’evento la Città del Corpus Domini con, tra le altre cose, il recupero del Dramma Sacro sul Sagrato del Duomo di Orvieto ed il Visual Show Il Giudizio Universale.

In questi anni l’Associazione TEMA ha prodotto un valore sociale, culturale ed economico indotto difficilmente quantificabile, ma sicuramente enorme.  Un valore economico diretto che solo negli anni che vanno dal 2005 al 2015 è stato, escludendo i contributi del Comune di Orvieto per le Attività Teatrali, Umbria Jazz e la quota sociale TEMA, di 15.000.000 €, ovvero ha reperito risorse economiche per tutte le attività sopra descritte per circa 1,4 milioni di euro mediamente ogni anno.  La missione di TEMA è stata quella di garantire un alto livello di qualità degli eventi e reperire le risorse necessarie per renderle sostenibili: questo è stato il servizio della TEMA per la Città.  Tutto questo garantendo per una ventina d’anni il lavoro a 10/11 dipendenti fissi e ad altri 30/40 collaboratori stagionali ed occasionali.

Anche se può sembrare strano per un’attività culturale italiana, i bilanci della TEMA negli anni 2005 – 2015 sono stati chiusi in pareggio. Solo che non siamo più riusciti a recuperare la perdita formatasi nel 2005. Avremmo dovuto produrre un utile di 100.000€ di media all’anno. Ma in un settore notoriamente in perdita e con interessi su mutui ed anticipazioni di circa 90.000€ annui era praticamente impossibile.  Ma oggi non sono qui per recriminare sulla politica culturale e turistica degli ultimi anni e sulle problematiche della TEMA, perché è chiaro che i problemi economici e organizzativi della Tema non sono da ricercare all’interno della Tema stessa, ma fanno parte di una più generale situazione in cui l’amministrazione comunale orvietana si trova.  Oggi sono qui per il desiderio e per il dovere che sento di ringraziare quanti ad Orvieto mi hanno dato la straordinaria opportunità di gestire un teatro ottocentesco tra i più belli d’Italia, e di gestire grandi ed importanti eventi in una straordinaria città. Mi ritengo fortunato ad avere avuto la possibilità nella vita di aver fatto questa esperienza, abbastanza unica, straordinaria, sicuramente faticosa e difficile, ma anche piena di emozioni e soddisfazioni.

E allora desidero con grande sincerità esprimere la mia gratitudine ai cittadini, agli abbonati, ai soci, ai Consigli di Amministrazione, ai Presidenti, ai Sindaci, al personale del Comune di Orvieto, al personale della Provincia di Terni, del GAL Trasimeno Orvietano, della Regione Umbria, del MIBAC,  alla Fondazione Cassa di Risparmio, a tutti i partner, all’Associazione Umbria Folk Festival, alla Scuola Comunale di Musica, al Collettivo Teatro Animazione, al Centro Studi, alla Filarmonica Luigi Mancinelli, all’UNITRE, alla UISP, alle Scuole di Danza, alle compagnie teatrali professionali ed amatoriali, ai gruppi musicali locali, nazionali ed internazionali,  ai fornitori, ai giornalisti e sicuramente purtroppo mi dimenticherò di molti soggetti e persone. La stampa è stata particolarmente importante per le attività delle TEMA e voglio innanzitutto rivolgere un caro ricordo a Giulio Ladi e poi ringraziare i giornalisti regionali e locali che li ho sentiti sempre vicini: Anna Lia Sabelli Fioretti, Sofia Coletti, Claudio Bianconi, Sabrina Busiri Vici, Riccardo Regi, Roberto Conticelli, Claudio Lattanzi, Vincenzo Carducci, Gabriele Anselmi, Sara Simonetti, Davide Pompei, Dante Freddi, Laura Ricci, Monica Riccio, Alessandro Li Donni, Gigi, Gabriele e Michele Pelliccia, Antonello Romano, Camilla Ballarin, Giorgio Zaiotti, Fausto Pacifici, Claudio Lattanzi…

Soprattutto devo ringraziare i collaboratori interni ed esterni: tutto quello che è stato fatto in questi 25 anni non è merito mio, ma di tutta la squadra di collaboratori. E’ insieme a tutta la squadra che siamo cresciuti ed abbiamo approfondito le nostre esperienze e competenze. E allora devo ringraziare Augusto Salticchioli, il custode elettricista che ha avuto il suo rapporto di lavoro con il teatro interrotto già nel 2015; Monica Cocucci, addetta alla biglietteria ed alle informazioni, che non si è vista rinnovare il contratto già nel 2015; Grazia Molineris, la segretaria storica che ha deciso di andarsene tre anni prima della pensione; Valentina Dalmonte, l’esperta di video, è stata l’ultima arrivata ma la prima ad andarsene con un concorso vinto alla RAI; Sabrina Tomba, l’esperta di ricerca fondi e organizzazione di eventi, che ha deciso di andarsene già lo scorso anno; ed infine i superstiti: Roberto Rocca, esperto di tutto ma bravissimo nel gestire le luci degli spettacoli, nella grafica e nella tecnica in generale; Giorgio Montanucci, il macchinista superesperto capace di risolvere tutti i problemi; Paola Cesaretti, la super amministrazione, un punto fermo della TEMA; Rita Provenzani, ormai la memoria storica, la promozione, la segreteria, la redazione, un caterpillar nel lavoro; e poi le due storiche addette alla biglietteria e all’accoglienza del pubblico: Simona e Serena, due forze della natura e due colonne dell’Associazione; poi ci sarebbe una sfilza infinita di collaboratori esterni, ne cito solo alcuni: Alberto Montanucci, Giuseppe Baiocco, Antonella Bazzoli, Angelo Filosomi, Valentina Settimi, Sandro Paradisi, Lucia Gismondi, Raffaele Ferrazza, Massimo Achilli…

Ringrazio tutti per avermi aiutato, supportato e soprattutto sopportato… che so benissimo che non è stato facile.

Voglio infine ringraziare il Sindaco Stefano Cimicchi, sotto la cui sindacatura sono stato chiamato a gestire il Teatro Mancinelli; il Sindaco Concina, sotto la cui sindacatura, nonostante i momenti economici difficili, sono stato stabilizzato nella pianta organica del Teatro e della TEMA; il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio Enzo Fumi, che ha sempre fortemente sostenuto tutte le attività di TEMA; l’Assessore alla Cultura Marco Marino che è stato Presidente di TEMA negli anni 2011-2014, che con la sua fiducia nei miei confronti mi ha permesso di lavorare con tranquillità e mi ha consentito forse di raggiungere i migliori risultati; il Direttore Artistico di Umbria Jazz Carlo Pagnotta che fino al 2015 ha sempre avuto un alta considerazione per il lavoro dell’Associazione TEMA; Omero Tizi, che ho incontrato prima come Dirigente del Comune di Orvieto del Settore Servizi Sociali e Culturali e poi come Vice Presidente della TEMA, è con lui soprattutto e grazie a lui soprattutto che abbiamo costruito insieme tutta la storia di TEMA, fino a quando, nel 2016 non si è dimesso dal Consiglio di Amministrazione di TEMA; per finire voglio ricordare alcune persone che mi hanno particolarmente aiutato e che sono e rimarranno per sempre nel mio cuore. Sono tre persone che purtroppo in questi anni ci hanno lasciato: Adriano Casasole che ha creduto in me e mi ha dato la possibilità di intraprendere già nei primi anni 80 il lavoro che faccio, Sergio Piazzoli (eravamo fratelli lontani) con il quale ho organizzato dei concerti indimenticabili, Antonio Barberani che ho incontrato di nuovo dopo tanti anni, come Assessore alla Cultura e Presidente TEMA e mi ha confermato direttore del Mancinelli e della TEMA dimostrandomi profonda fiducia.

Quando tre anni fa sono stato esonerato dalla Direzione, naturalmente ne sono rimasto amareggiato ed anche imbarazzato nei confronti del pubblico. Ora che è sopraggiunto il licenziamento l’ho ritenuto un comportamento molto negativo nei miei riguardi. Poi, però, mi sono reso conto che questo licenziamento poteva essere un nuovo stimolo per la mia vita potendo confrontare la mia esperienza di organizzatore con altri teatri ed altre imprese dello spettacolo d’Italia.

Da un altro punto di vista, poi, dato che sono molto legato alla storia ed alla cultura di Orvieto, questo distacco dal Teatro Mancinelli mi permette di mettere a disposizione della nostra municipalità la mia esperienza organizzativa nel settore dei servizi per la città ed i suoi abitanti.

Posso ritenerlo perché in 25 anni di coordinatore e propositore di eventi, mi sono sentito al servizio del vivere civile e della crescita culturale del nostro territorio.  Orvieto si è contraddistinta per alcuni decenni nel valorizzare le intelligenze e le sensibilità locali, cosa che, purtroppo, si è persa negli ultimi tempi. Ho pensato che la mia disponibilità, non avendo più un incarico al Mancinelli, possa essere messa a disposizione per creare un nuovo nucleo nostrano, una radice autoctona per nuove idee che possano valorizzare il più possibile la città ed il suo territorio circostante.

Vorrei concludere questo punto perché, a mio avviso, oggi è diventato centrale.

La città Orvieto con tutto il suo comprensorio, negli anni ottanta, con l’allora sindaci Barbabella e Adriano Casasole, ha avuto una spinta culturale e democratica che ha dato per decenni molti frutti. Una spinta culturale che ha dato servizi di qualità in linea con le più moderne città italiane ed europee.  Quella spinta oggi è esaurita ed abbiamo visto asset importanti della città passare in gestione a grandi società lontane dalla nostra storia e dalla nostra cultura (parliamo di gestione idrica, gestione dei rifiuti, gestione spazi culturali) ed abbiamo visto disperdere valore, energie, risorse, tutte presenti fra gli orvietani.  Mi sono reso conto che è cresciuta in modo prorompente la necessità di ritrovare una bussola e ridare a questa città degli obiettivi chiari e realistici, di ricercare e ritrovare un metodo che ricrei coesione tra le tante realtà importanti del nostro territorio per concentrare le energie verso un nuovo e positivo sviluppo.

 

Enrico Paolini

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