Germani, “prima dell’eventuale progetto Acea serve il nuovo piano dei rifiuti e il sì del consiglio comunale

A seguito delle notizie di questi giorni inerenti le ipotesi di sviluppi progettuali sulla discarica “le Crete” di Orvieto, il sindaco, Giuseppe Germani ha precisato nel corso di una conferenza stampa i termini della questione.

“Dopo la recente sentenza del Consiglio di Stato che ha accolto l’appello del Comune di Orvieto accertando l’esistenza di un’area boscata e chiudendo, pertanto, in via definitiva, la lunga vicenda del terzo calanco – ha detto il sindaco – a livello regionale l’AURI sta completando l’iter per una nuova proposta di Piano Regionale dei Rifiuti da formalizzare alla Regione dell’Umbria, basato sull’economia circolare.   Piano Regionale dei Rifiuti che, così come deliberato dalla stessa Regione a gennaio 2016, prevede la raccolta differenziata spinta, rispetto alla quale ricordo che Orvieto e l’orvietano sono già intorno al 70%, e la creazione di impianti di trattamento dedicati al trattamento del rifiuto residuo pari al 30%.  L’impiantistica che vogliamo realizzare permetterà di produrre il CSS (combustibile solido secondario ottenuto dalla componente secca dei rifiuti) che, come deliberato, andrà termovalorizzato al di fuori della Regione Umbria, a fine di tutto questo processo comunque un 5% rimarrà da collocare.  Quindi, così come prevede la normativa europea, tutto questo processo tende al superamento delle discariche”.

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“Per quanto riguarda l’ampliamento del secondo calanco – ha precisato – la Regione dell’Umbria non ha superato il parere negativo del Comune di Orvieto e della Soprintendenza ma ha interrotto la procedura di VIA inerente il progetto in questione perché c’è il parere negativo del Comune e della Soprintendenza. Nell’ambito di questa decisione è stata stabilita una procedura che prevede, da parte degli enti, un tavolo di proposta su come rimodulare eventualmente i progetti successivi.

Ad un incontro svoltosi in Regione al quale ho partecipato come sindaco di Orvieto, da parte di SAO/Acea – in presenza di un diniego conclamato sull’ampliamento del secondo calanco e del fatto che la Regione non avrebbe superato tale diniego – è stata prospettata la possibilità di modificare completamente il progetto presentato e di rimodulare una nuova progettazione tendente a superare gli ostacoli tecnici ed amministrativi posti dal Comune di Orvieto e dalla Soprintendenza.   A questo punto come Sindaco di Orvieto ho fatto mettere a verbale che una nuova ed eventuale proposta progettuale, che dovrà essere in linea con il nuovo PRR, sarebbe stata valutata, così come è sempre avvenuto, all’interno del consiglio comunale di Orvieto. Non appena tale nuova proposta progettuale dovesse pervenire al Comune e alla Regione, il Sindaco la metterà all’ordine del giorno del primo Consiglio Comunale utile, fermo restando che è mia intenzione affrontare in modo definitivo l’intera vicenda dei rifiuti così come si sta facendo dalla raccolta differenziata, alla separazione, al riuso e riutilizzo dei materiali provenienti dalla raccolta stessa”.

“A questo scopo – ha concluso – per il 20 novembre prossimo nella Sala Consiliare del Comune di Orvieto si terrà un incontro pubblico per la presentazione della bozza delle proposte per il nuovo Piano Regionale dei Rifiuti, alla presenza del Presidente e del Direttore dell’AURI e delle due società di consulenza a livello nazionale incaricate di redigerlo, e di altri esperti che possono essere utili per avere un quadro chiaro di tutta la vicenda e progettare lo sviluppo futuro dei prossimi anni”.

Il sindaco ha precisato: “io non faccio finta di non vedere il problema dei rifiuti nella sua complessità, e a chi mi chiede se sono d’accordo o no all’eventuale nuovo ampliamento rispondo che sono contrario agli ampliamenti, ma dobbiamo adoperarci perché il nostro territorio non vada mai in emergenza rifiuti, quindi dobbiamo vedere i progetti nella consapevolezza che bisogna far partire la stagione di una nuova impiantistica. Queste sono decisioni che prenderemo solo in sede di consiglio comunale. 

L’assessore Cecchini è stata puntuale e rispettosa nel non superare il parere del Comune e della Soprintendenza, perciò la disponibilità del Comune di Orvieto di cui l’assessore stessa ha parlato nei giorni scorsi, è riferita al fatto di riportare un’eventuale nuova proposta all’esame del nostro consiglio comunale.  Dobbiamo capire che tutto questo deve essere utile soprattutto al progetto generale della gestione dei rifiuti in Umbria. Tutte le aziende pubbliche e private presenti nella nostra regione devono cambiare strategie ed investire verso nuovi impianti funzionali al principio dell’economia circolare. Le decisioni su dove realizzare questi impianti saranno assunte in sede AURI con una visione regionale. 

Il mio auspicio è di realizzare alcune strutture nel nostro territorio ma in aree diverse da quella delle Crete, semmai in zona industriale. Se il consiglio Comunale nella sua collegialità riterrà non però non compatibili gli eventuali progetti, la discarica continuerà nel suo percorso naturale fino ad esaurimento, ma dovremo trovare la soluzione per non andare mai in emergenza”.

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