Grido d’allarme di USB, così rischia di morire la città non solo TeMa

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del sindacato USB sulla situazione di TeMa

Dopo l’incontro avvenuto in data 29 marzo 2018 con la Conferenza dei Capigruppo consiliare al Comune di Orvieto, convocato su richiesta della nostra organizzazione sindacale, registriamo con forte preoccupazione il permanere di un’evidente stallo da parte delle forze politiche rappresentate all’interno del consiglio comunale, per quanto riguarda le oramai improrogabili scelte che dovrebbero essere prese per la salvaguardia dell’associazione TeMa.

Con forza e determinazione da maggio dello scorso anno, avevamo espresso la nostra preoccupazione per una volontà non dichiarata di destrutturare TeMa.  Purtroppo tutte le scelte assunte dall’attuale CdA, hanno solo aggravato la precaria situazione finanziaria preesistente. Un fatto eclatante che emerge dai dati di bilancio, è l’evidente calo di fatturato che passa da 1.500.000 euro del 2016, ad un volume di previsione 2018 di 545.000 euro.  Una guida approssimativa dell’associazione, che ha portato alla rinuncia della gestione di Umbria Jazz Winter, determinando la conseguente perdita della gestione organizzativa ed amministrativa del Festival da parte della TeMa, con la firma di una convenzione con la Fondazione Umbria Jazz per la fornitura di servizi, senza stabilirne il corrispettivo. Questa incomprensibile scelta, ha avuto ripercussioni sulla sostenibilità economica della manifestazione. Risulterebbe infatti che la manifestazione del 2017 si sia chiusa con una perdita di oltre 100.000 euro causata dalla mancanza di sponsor, il che potrebbe portare ad un ulteriore deterioramento dei rapporti tra Fondazione Umbria Jazz, Comune e TEMA, mettendo a rischio il futuro della stessa iniziativa sulla città. Come detto al tavolo con i Capigruppo, non è più possibile rinviare alcune scelte come il cambio di governance dell’associazione TeMa e la riorganizzazione di tutti i soggetti culturali operanti sul territorio dell’orvietano.  Per fare questo occorre però, che chi ha la responsabilità amministrativa faccia scelte coraggiose, con lo sguardo rivolto al futuro, rimettendo al centro strategico di Orvieto politiche culturali e turistiche, vere ed innovative. Esempi di territori che hanno avuto il coraggio e la capacità di farlo ce ne sono, e questo lo abbiamo più volte ripetuto.

La difficile situazione finanziaria dell’associazione e la stipula della convenzione per la gestione del Teatro Mancinelli, richiedono la presenza di un presidente del cda che abbia la capacità e la responsabilità di promuovere TeMa all’interno di un progetto di rilancio della città, e non l’ostinazione e la miopia di scelte utili solo a destrutturarla, cosa fino ad oggi accaduta.  Non si tratta di salvaguardare solo i posti di lavoro, ma del futuro stesso della città che sempre più scivola nell’incuria e grigiore. Come organizzazione sindacale abbiamo sempre ribadito la nostra disponibilità alla firma del FIS solo se, conseguentemente alle parole, si passi ai fatti concreti.

Il futuro dei lavoratori, la stessa prospettiva di crescita di Orvieto, la sua capacità di attrarre turismo anche tramite eventi culturali e dello spettacolo, risiedono esclusivamente nelle mani di chi ha le responsabilità di gestione istituzionale, politica ed amministrativa.

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