I sindacati protestano per il superincarico affidato al consigliere di CRO, Gianluca Jacobini

I sindacati dei bancari della CRO segnalano una situazione particolarmente delicata che riguarda un consigliere di amministrazione che viene indicato come amministratore delegato, carica non prevista nello statuto dell stessa CRO.  Ecco di seguito integrale delle organizzazioni sindacali.

“Da giorni si aggira in CRO una nuova figura: ufficialmente è un consigliere ma, a differenza dei predecessori, ha ottenuto un ufficio di direzione e avrebbe un terminale connesso con il sistema informatico aziendale, ha autisti e colleghi vari a disposizione e si recherebbe a fare visita ai primari clienti della banca.

Le spese di alloggio di tale personaggio presso strutture di elevatissimo standing stridono con le ristrettezze nelle spese di manutenzione e gestione delle filiali ove, viceversa, non si riescono a fare nemmeno lavori di ordinaria manutenzione o a sostituire impianti di aria condizionata guasti o logori. Qual è ci chiediamo, il ruolo di questo consigliere?

Non ci risulta, almeno al momento, che nello statuto della Cassa di Risparmio di Orvieto S.p.A. sia previsto il ruolo di amministratore delegato. 

Ma soprattutto, in quanto dipendenti, come dovremmo comportarci nel caso in cui dovesse chiedere informazioni, atti e/o documenti? Al riguardo, informiamo i lavoratori che, con separata nota scritta, abbiamo chiesto chiarimenti al presidente della CRO S.p.A. in merito a tale situazione”.

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