La ASL2 dice no alla richiesta dei consiglieri di minoranza di visitare l’ex-ospedale, perché?

I capigruppo di minoranza di centro-destra hanno stigmatizzato il comportamento della ASL2 che alla richiesta di visitare l’ex-ospedale hanno risposto con un diniego adducendo motivi di sicurezza.  Di seguito il comunicato ufficiale dopo la conferenza dei capigruppo che si è svolta il 2 ottobre

 

Non solo giorno dopo giorno stanno depotenziando il nostro sistema sanitario, ma i vertici apicali della USL si permettono anche di rigettare in maniera sgradevole ed inopportuna una legittima richiesta di sopralluogo presso l’ex Ospedale, avanzata dalla commissione capigruppo su proposta del consigliere Stefano Olimpieri, finalizzata al solo scopo di conoscere lo stato di conservazione dell’immobile stesso. Un diniego che riteniamo inaccettabile, poiché l’ex ospedale è di proprietà di un ente pubblico (USL Umbria2) ed impedire ad un’altra istituzione pubblica (Comune di Orvieto) di procedere ad un sopralluogo per conoscere lo stato di conservazione del bene rappresenta un atto di arroganza istituzionale.

Così come rigettare la richiesta avanzata da un organo istituzionale come la conferenza dei capigruppo significa calpestare per intero la rappresentanza popolare della città di Orvieto. Tutto ciò pone diversi interrogativi e palesa una gestione del potere poco trasparente: non si capirebbe, altrimenti, per quale ragione un ente pubblico impedisca ad un altro ente pubblico di svolgere un sopralluogo all’interno di un bene pubblico. Non basta ai burocrati del potere regionale marginalizzare ed impoverire sempre più la sanità orvietana, decidono anche di mettere sul mercato l’ex ospedale al solo fine di fare cassa, oltre ad arrogarsi il potere di sbeffeggiare il consiglio comunale. In tutto questo il sindaco Germani è di nuovo in silenzio. Sarà forse connivente?

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