La minoranza presenta i numeri del flop turistico a Orvieto

Lo avevamo preannunciato nei mesi passati: le previsioni in entrata della Giunta Germani erano state gonfiate in sede di bilancio preventivo. Pertanto, visto che sono stati pubblicati i dati sui parcheggi al 31 agosto e che la tendenza si è ormai consolidata, possiamo tranquillamente affermare che avevamo visto giusto nel presagire un  flop in merito alle previsioni in entrata. Infatti, al di là delle solite incomprensibili litanie, nel leggere i numeri in maniera analitica ed oggettiva appare evidente un fortissimo calo nei capitoli di bilancio aventi ad oggetto le presenze turistiche in città. Rammentiamo, purtroppo, che vi è un calo del 17% nell’arrivo di bus turistici a sosta breve (hub di piazza della Pace), mentre il calo è del 25% per l’arrivo dei bus con turisti che pernottano o mangiano nei ristoranti orvietani (hub piazza d’Armi, dentro la ex Piave). Inoltre, a confermare il fortissimo calo nelle presenze turistiche, vi sono minori incassi dall’imposta di soggiorno e dal Pozzo di San Patrizio.

Questo insuccesso rappresenta anche uno squillante campanello d’allarme per l’andamento dei conti pubblici. Osservare, ad esempio, che nei primi otto mesi del 2017 gli incassi complessivi da parcheggi siano diminuiti di 150.000 euro dimostra come la città si stia progressivamente indebolendo nei suoi fondamentali economici. Minori incassi significa minor turismo ma anche minori accessi nel centro storico da parte dei cittadini del nostro comprensorio. E’ accertato che l’aumento del 50% del costo orario di tutti i park a pagamento sia stato uno degli elementi più rilevanti nel determinare la desertificazione del centro storico. Aver usato la leva del costo dei parcheggi è stato un errore politico che ha arrecato un danno diretto; ma è stato anche un gravissimo errore di previsione finanziaria, visto che all’aumentare del costo (del parcheggio) non necessariamente si consegue un aumento degli incassi (per il Comune). Anzi, potrebbe prodursi l’effetto contrario, come poi puntualmente si è verificato. Non dimentichiamo inoltre che le errate previsioni in entrata determineranno disavanzi nel bilancio 2017, ulteriore dimostrazione che l’uscita anticipata dal pre-dissesto non produrrà nessun beneficio per le tasche dei cittadini contribuenti.

Questi fatti inconfutabili attestano il fallimento politico della Giunta Germani, oltre a rendere evidenti la totale mancanza di progettualità dell’Amministrazione.

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