Le forze dell’ordine in campo nel II Trofeo Safety Cup

E’ un torneo amatoriale, l’obiettivo principale è divertirsi, ma in campo è pieno di forze dell’ordine. E’ la Safety Cup, quadrangolare di calcio a 5, che in questi giorni e fino al 6 ottobre si sta svolgendo  negli spazi dell’Open Sport Village a Orvieto. Nessuno scontro in campo o sugli spalti tra tifoserie agguerrite e nessun daspo, le forze dell’ordine qua sono in campo, in maglietta e pantaloncini e giocano per portarsi in caserma il 2° Trofeo Safety Cup. A tenere a bada le squadre di Polizia, Carabinieri, Vigili del Fuoco e Penitenziaria c’è Daniele Mazzi, che per Open Sport Village è responsabile del torneo: «Nel 2019 – racconta – ci venne in mente di organizzare un quadrangolare con appunto le squadre delle forze dell’ordine. Molti di loro venivano spesso a giocare qua da noi a calcio a 5 e così ci siamo detti, organizziamo un torneo tutto loro, una Safety Cup. Così cominciammo con la prima edizione ma purtroppo causa pandemia Covid dovemmo fermarci in corso di torneo e il primo trofeo non fu assegnato. In questo 2022 ci abbiamo voluto riprovare e l’entusiasmo è stato subito tanto – continua Mazzi – non sono tra chi partecipava in campo ma anche tra le tifoserie al seguito». Il torneo è un quadrangolare senza troppe regole: «Possono giocare uomini, donne – ce n’era una tra i vigili del fuoco nella prima edizione ed era anche molto brava – ricorda Mazzi – in servizio o pensionati», tutti insieme, unica regola inderogabile è che si appartenga, o si sia indossata in passato la divisa del corpo per cui si gioca. «Qui in Open ci piace organizzare tornei veloci, brevi insomma – dice Mazzi – dove ci si diverta ma concentrando le gare in un tempo abbastanza ristretto per non rischiare di perdersi per strada». Nella Safety Cup c’è però un piccolo, grande, problema logistico che però è facilmente comprensibile visto chi è a giocare in campo: «Il torneo delle forze dell’ordine è amatoriale, puro divertimento, si gioca in gare di andata e ritorno, e semifinali e finali, il calendario però dobbiamo ammettere è molto “elastico”, infatti ogni tanto salta una gara che poi va recuperata. Il motivo? Semplice… I vigili del fuoco sono impegnati in molti interventi, la penitenziaria magari ha impegni improvvisi, polizia e carabinieri anche, insomma spesso i partecipanti invece di indossare la maglia della squadra sono chiamati a indossare la divisa per cui il torneo si piega volentieri ai loro impegni e le gare si rinviano, è un problema non-problema». Grande anche il successo di pubblico con un seguito quasi inatteso, si gioca di martedì e giovedì con la prima partita alle 21 e la seconda alle 22. Si uniranno altre forze dell’ordine: «Perché no! E’ un torneo molto gradito e chi gioca lo fa davvero per divertimento – dice Mazzi – quindi ben vengano altre squadre di altri corpi». L’attesa è tutta quindi per vedere chi alzerà per la prima volta la Safety Cup in questa edizione numero due dove, stavolta ancora prima ancora di iniziare a dare calci al pallone, il campo ha parlato forze dell’ordine 1 – Covid 0.
E’ un torneo amatoriale, l’obiettivo principale è divertirsi, ma in campo è pieno di forze dell’ordine. E’ la Safety Cup, quadrangolare di calcio a 5, che in questi giorni e fino al 6 ottobre si sta svolgendo  negli spazi dell’Open Sport Village a Orvieto. Nessuno scontro in campo o sugli spalti tra tifoserie agguerrite e nessun daspo, le forze dell’ordine qua sono in campo, in maglietta e pantaloncini e giocano per portarsi in caserma il 2° Trofeo Safety Cup. A tenere a bada le squadre di Polizia, Carabinieri, Vigili del Fuoco e Penitenziaria c’è Daniele Mazzi, che per Open Sport Village è responsabile del torneo: «Nel 2019 – racconta – ci venne in mente di organizzare un quadrangolare con appunto le squadre delle forze dell’ordine. Molti di loro venivano spesso a giocare qua da noi a calcio a 5 e così ci siamo detti, organizziamo un torneo tutto loro, una Safety Cup. Così cominciammo con la prima edizione ma purtroppo causa pandemia Covid dovemmo fermarci in corso di torneo e il primo trofeo non fu assegnato. In questo 2022 ci abbiamo voluto riprovare e l’entusiasmo è stato subito tanto – continua Mazzi – non sono tra chi partecipava in campo ma anche tra le tifoserie al seguito». Il torneo è un quadrangolare senza troppe regole: «Possono giocare uomini, donne – ce n’era una tra i vigili del fuoco nella prima edizione ed era anche molto brava – ricorda Mazzi – in servizio o pensionati», tutti insieme, unica regola inderogabile è che si appartenga, o si sia indossata in passato la divisa del corpo per cui si gioca. «Qui in Open ci piace organizzare tornei veloci, brevi insomma – dice Mazzi – dove ci si diverta ma concentrando le gare in un tempo abbastanza ristretto per non rischiare di perdersi per strada». Nella Safety Cup c’è però un piccolo, grande, problema logistico che però è facilmente comprensibile visto chi è a giocare in campo: «Il torneo delle forze dell’ordine è amatoriale, puro divertimento, si gioca in gare di andata e ritorno, e semifinali e finali, il calendario però dobbiamo ammettere è molto “elastico”, infatti ogni tanto salta una gara che poi va recuperata. Il motivo? Semplice… I vigili del fuoco sono impegnati in molti interventi, la penitenziaria magari ha impegni improvvisi, polizia e carabinieri anche, insomma spesso i partecipanti invece di indossare la maglia della squadra sono chiamati a indossare la divisa per cui il torneo si piega volentieri ai loro impegni e le gare si rinviano, è un problema non-problema». Grande anche il successo di pubblico con un seguito quasi inatteso, si gioca di martedì e giovedì con la prima partita alle 21 e la seconda alle 22. Si uniranno altre forze dell’ordine: «Perché no! E’ un torneo molto gradito e chi gioca lo fa davvero per divertimento – dice Mazzi – quindi ben vengano altre squadre di altri corpi». L’attesa è tutta quindi per vedere chi alzerà per la prima volta la Safety Cup in questa edizione numero due dove, stavolta ancora prima ancora di iniziare a dare calci al pallone, il campo ha parlato forze dell’ordine 1 – Covid 0.
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