L’intera struttura di radiologia dell’ospedale orvietano ha azzerato i tempi d’attesa anche in tempo di covid

Anche nei periodi più critici dell’emergenza pandemica, lo staff dei professionisti della struttura complessa di Radiologia dell’ospedale “Santa Maria della Stella” di Orvieto, diretta da Ugo Ciammella, ha sempre garantito prestazioni diagnostiche nel segno dell’efficacia e dell’efficienza azzerando liste di attesa e con tempi di erogazione estremamente contenuti.  I numeri parlano chiaro, nel 2020 sono stati effettuati complessivamente 34.088 esami diagnostici e il trend positivo è confermato in questi primi tre mesi dell’anno in corso. Nello specifico sono stati eseguiti 17.777 esami di radiologia tradizionale, 267 prestazioni di radiologia tradizionale in sala operatoria, 5.440   ecografie, 3.278 risonanze magnetiche e 7.326 esami di Tc.  “Dall’analisi del report dei dati di attività – spiega il direttore generale dell’Azienda Usl Umbria 2 Massimo De Fino – delle oltre 34 mila prestazioni diagnostiche ben 2.460 sono stati eseguite in orario notturno grazie anche all’attivazione, dal mese di aprile del 2020, del servizio di guardia radiologica che ha impresso un evidente miglioramento della tempistica con effetti positivi nella diagnosi delle varie patologie, specialmente di quelle tempo-dipendenti. Si tratta di casi clinici per i quali una diagnosi veloce può cambiare radicalmente la prognosi ed il decorso della patologia stessa con un netto miglioramento della qualità della vita nel post-acuzie”.

“La guardia radiologica notturna ha permesso da un lato di evitare molti accessi al presidio ospedaliero e quindi ridurre i rischi di contagio – spiega il primario della diagnostica per immagini Ugo Ciammella – dall’altro di essere costantemente presenti e dotati di tutti i dispositivi di sicurezza necessari a svolgere il lavoro secondo i protocolli aziendali e le linee guida nazionali garantendo assistenza specialistica ad un bacino di area vasta. A tal proposito, a nome di tutto lo staff, desidero ringraziare la direzione strategica della Usl Umbria 2, la Protezione Civile, la Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto e tutti i privati, aziende e associazioni del comprensorio, che hanno partecipato all’acquisto e alla donazione dei presidi di protezione stessi”.  Visti gli ottimi risultati conseguiti, l’esperienza pilota della guardia attiva radiologica del presidio di Orvieto, primo in Umbria tra le strutture regionali di primo livello, verrà istituita a breve anche all’ospedale “San Giovanni Battista” di Foligno per garantire assistenza alla popolazione che insiste nei territori di Foligno, Spoleto e della Valnerina.

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