L’opposizione accusa il sindaco Andrea Garbini che risponde, “il vice-sindaco si è dimesso per problemi personali e non mi sono aumentato lo stipendio”

Si riapre la polemica, mai sopita tra la minoranza consiliare e Andrea Garbini, sindaco di Castel Giorgio, che abbiamo intervistato. Il contendere, secondo quanto scritto in un comunicato, questa volta riguarda il vice-sindaco Gianpaolo Paglialunga, che si è dimesso lo scorso 21 febbraio e altre questioni. “Il senso di amarezza nasce dall’ennesima occasione persa per la nostra comunità di poter avere – è scritto nel comunicato di Progetto Futuro di Castel Giorgio – un’amministrazione normale, che sapesse dialogare al proprio interno e confrontarsi costantemente con i propri cittadini. Ed invece eccoci qua ancora una volta a raccontarvi di una classe dirigente che non si è dimostrata adeguata a questo compito”. Sempre nel comunicato si ricorda che “Paglialunga è il terzo componente della giunta da andarsene in pochi anni”. L’attacco diventa ancora più diretto, “è chiaro come il sole che si tratta di motivazioni di circostanza di chi ad un anno delle elezioni comunali toglie il disturbo lasciando il sindaco, e con un fallimento politico personale già certificato alle elezioni regionali del 2019”. Personalismo, è questa una delle accuse principali, nella gestione della cosa pubblica e “possiamo solo immaginare come possono essersi sentiti i consiglierei di maggioranza quando il sindaco si è aumentato lo stipendio a loro insaputa…per non parlare delle continue variazioni di bilancio sinonimo di incapacità a programmare…”. L’ultima critica dura riguarda proprio la sostituzione del dimissionario Paglialunga, “il garbinismo riesce ancora a stupirci, si perché non vi sarà sfuggito l’innovativo metodo per nominare il nuovo assessore comunale attraverso una selezione o casting se preferite…E’ sufficiente aprire l’albo pretorio del comune, e se avrete la capacità di compiacere il sindaco inviando il vostro curriculum, potreste diventare il nuovo assessore, ma solo se siete di sesso femminile”.  Abbiamo voluto sentire proprio il sindaco Andrea Garbini sulle critiche del gruppo di minoranza Progetto Futuro di Castel Giorgio.

Come mai il suo vicesindaco si è dimesso, dissapori o realmente per motivi personali?
Confermo assolutamente che Gianpaolo Paglialunga si è dimesso per motivi personali. E’ stato un mio stretto collaboratore ma nuovi impegni di lavoro e veri motivi familiari lo hanno costretto ad abbandonare l’impegno amministrativo. Non c’è stato nessun tipo di screzio, anzi, solo ed esclusivamente problemi relativi alla vira lavorativa e privata che ho immediatamente compreso.

L’opposizione ricorda però che questo è il terzo assessore che lascia il suo incarico in sette anni…
Non è totalmente corretto. Il primo è stato Federici che poi si è presentato alle scorse elezioni ovviamente contro di me, poi Silvio Rapaccini nel 2017 e ora Paglialunga. Nel primo caso è ormai chiaro l’intento ma con Paglialunga ribadisco ancora una volta non c’è alcuna questione politica in gioco.

Però, sindaco, davvero si è aumentato lo stipendio?
Proprio per niente. E’ già la seconda volta che lo scrivono e veramente vorrei fare chiarezza una volta per tutte. In sede di completamente del bilancio preventivo rimaneva un avanzo di circa 800 euro che i tecnici hanno imputato alla voce “sindaco” proprio in virtù del fatto che avanzava l’ipotesi di un aumento degli emolumenti per i primi cittadini dei comuni più piccoli. Io non ho percepito alcun aumento e continuo a prendere il dovuto, poco meno di mille euro mensili, senza gravare di altre spese l’ente. In tutti i comuni quando si costruisce il bilancio preventivo si spostano piccoli avanzi da una voce ad un’altra, da un capitolo di spesa ad un altro ma questo poi non si traduce automaticamente in una spesa. Durante l’anno si possono effettuare variazioni e solo a consuntivo si può avere un quadro d’insieme delle spese reali effettuate da un Comune. Per quanto mi riguarda posso assicurare che non mi sono attribuito alcun aumento.

Invece come mai c’è un avviso sull’albo pretorio per la ricerca di un nuovo assessore donna?
Semplicemente perché questo prevede la normativa vigente, così come hanno dovuto ricordare anche nel comunicato. Si tratta dell’articolo 46, comma 2 del decreto legislativo 267 del 2000 che riguarda proprio la parità di genere. La procedura è esattamente questa. La giunta in essere era pienamente legittima ma ora, dopo le dimissioni di Paglialunga si deve rispettare l’iter. La donna consigliere a Castel Giorgio ha rinunciato all’incarico e quindi si deve aprire una manifestazione d’interesse. Chiaramente poi sarò io a dover scegliere.

Passiamo all’attualità. Come è la situazione nel suo Comune per l’emergenza covid-19?
Anche noi in ottemperanza al Dpcm dello scorso 8 marzo abbiamo proceduto alla chiusura della palestra e della biblioteca, anche se in quest’ultimo caso il servizio di prestito librario è garantito nel rispetto delle norme sul distanziamento tra le persone. Abbiamo poi le tante case di riposo che già con il primo decreto avevano posto dei limiti alle visite dei familiari ed ora stanno definitivamente chiudendo ogni possibilità in tal senso. Vorrei invece sottolineare qualche mancanza di senso civico e purtroppo in maniera particolare tra i giovani che tendono a non rispettare i limiti imposti nei locali pubblici, così come anche alcuni gestori non sono così ligi. Probabilmente, proprio per tutelare ancora meglio la salute pubblica sto pensando a ulteriori ordinanze che definiscano ancora meglio limiti e responsabilità.

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