Lucia Vergaglia: Lettera aperta e 5 Domande agli aspiranti sindaci di Orvieto

La consigliera uscente scrive una lettera aperta ai candidati orvietani:«A quei cittadini che hanno sostenuto od anche solo seguito la sottoscritta occorre sapere come i potenziali primi cittadini vorranno regolarsi con le tante iniziative a mia prima firma approvate ma non ancora realizzate.». 

Lucia Vergaglia non ha ricevuto il nulla osta per una sua lista sotto il simbolo delle cinque stelle e, onorando gli impegni annunciati di non correre con una lista civica e di non aderire ad altre liste, non sarà presente alle elezioni amministrative. Tuttavia sono state numerosissime le iniziative a sua prima firma e pertanto scrive una lettera aperta ai candidati per il ruolo di primo cittadino di Orvieto chiedendo di sbilanciarsi sullo sviluppo di cinque temi già discussi ed approvati nella consiliatura che volge al termine. L’obbiettivo è dare modo a quelli che sarebbero stati i propri potenziali elettori per orientarsi senza però esser lei dare indicazioni dirette. Per farlo ha scelto tematiche che in larga parte non sono tipicamente del partito che non ha voluto rinnovarle la fiducia. I temi infatti sono il Lavoro, l’Unesco, l’Identità, l’Europa e l’Ambiente. Vergaglia non è nuova a questa formula informativa che già utilizzò alla sua esclusione dal ballottaggio del 2014, qui di seguito il testo della lettera.

«Caro candidato,Ci sarebbero moltissime altre tematiche di cui con te vorrei poter parlare e confrontarmi. Alcune saranno naturalmente più vicine al tuo programma od alla tua sensibilità, altre  più vicino agli interessi diversissimi dei singoli cittadini, qualcuno maggiormente orientato all’impresa altri a temi ad esempio sociali. Personalmente in 5 anni credo di aver toccato praticamente tutti i tipi di argomenti per i quali esiste una responsabilità del Comune diretta oppure in sussidiarietà orizzontale o verticale, ma non è questa la sede e non sarebbe utile parlare in linea di principio oppure distribuire troppo l’attenzione. Ho scelto questi pochi temi, sui quali c’è la mia prima firma oppure la mia relazione introduttiva, perché permettono di dare un’idea sullo specifico stile di governo col quale si vorranno affrontare le tante esigenze degli orvietani e del territorio; sono tematiche comuni al dibattito e, per evitare un effetto di pura polarizzazione in tifoserie e ricercare la miglior visione di insieme, le ho scelte in gran parte lontane dalla tipica narrazione delle forza politica con cui avrei voluto affrontarti in campo. Ti chiedo quindi di rispondermi sulle tematiche del lavoro, dell’Unesco, dell’identità, dell’Europa e dell’ambiente, quest’ultima unica concessone all’ambientalismo militante che mi fece avvicinare ai tempi di Grillo al suo Movimento.

  1. Lavoro. Sono orgogliosa di aver contribuito al nuovo Statuto comunale facendo porre tra i principi di attività quello di orientare l’azione amministrativa alla massima occupazione ed alla qualità del lavoro, oltre a questo era a mia prima firma anche l’approvato “Sportello Lavoro” e la “Partecipazione Rete Servizi per il Lavoro” insomma un set di strumenti che permette al Comune di essere attore protagonista per favorire la crescita dell’occupazione nell’orvietano e far diventare il nostro territorio punto di riferimento per aggiornamento professionale e formazione continua; ma tali innovazioni vanno rese vive ed a me è stata preclusa questa possibilità quindi ti domando se intendi farlo in qualità di sindaco di Orvieto e come intendi agire in relazione ai tre livelli che ho enunciato: statutario, operativo ed amministrativo/regolatorio.
  2. Unesco. Ho avuto l’onore di essere la relatrice, in qualità di presidente vicario di Commissione, per il progetto di riserva Unesco per la biodiversità nell’area del Monte Peglia. Nella nostra verde Umbria potrebbe essere una opportunità formidabile ma la sia governance è una architettura di non semplice comprensione. Ti chiedo di informare tutti noi su come, da Sindaco, intenderesti rapportarti a questa delicata realtà.
  3. Identità. Ho avuto al fortuna di conoscere il compianto e rispettato professor Pierluigi Leoni, promotore originale di una iniziativa volta a redigere un albo legale delle Denominazioni comunali orvietane (De.Co) per il quale ho ottenuto l’approvazione ed di cui ho integrato il regolamento. Ti chiedo se e come intendi utilizzare tale, potente, strumento identitario e di marketing e promozione territoriale
  4. Europa. Si fa un gran parlare dell’utilizzo, delle riqualificazione e rifunzionalizzazione della ex caserma Piave. Una proposta della sottoscritta approvata nel 2016 e deliberata nel 2018 individua nei 55mila metri cubi della struttura la possibile sede operativa del Tribunale Europeo Unificato dei Brevetti, in obbligo di uscita dai territori della Gran Bretagna per la Brexit. Intendi impegnarti per rendere possibile un tale risultato? E come intendi operare?
  5. Ambiente. Personalmente ho ottenuto l’approvazione l’impegno del divieto di costruzione di inceneritori e termovalorizzatori sul territorio. In qualità di sindaco di Orvieto proseguirai su questo solco che a suo tempo proposi di tracciare oppure hai un altro tipo di visione.

Caro candidato avrai capito che ho dovuto operare una scelta, una selezione; infatti nei programmi di tutti Voi ci sono molte voci che si sovrappongono e molte voci che possono essere facilmente confuse per pura propaganda elettorale, dalle liste d’attesa nella sanità alle iniziative per i nostri cittadini d’età seniores, fino alle iniziative fiscali che interessano imprese e professionisti oltre che i proprietari di immobili ed aziende, dalle questioni anche molto pregnanti come quella della nostra Cassa di Risparmio che ho dovuto è voluto portare in discussione in consiglio comunale dando il via a tutte quelle condizioni per le quali il dibattito ha fatto scaturire addirittura. Comitato risparmiatori. Anche gli argomenti relativi alla riorganizzazione della macchina comunale con il nuovo mansionario che sarà necessario per affrontare quest’epoca di innovazione e di accesso ai fondi europei, ed persino la auspicabile migliore organizzazione delle forze in campo anche in vista delle assunzioni, personalmente, non mi sembrano un elemento nel quale non mi sembrano un elemento nel quale si possa distinguere facilmente lo stile di una forza politica o di una coalizione dalle altre, di un candidato dagli altri. Per questo delle domande, poche, su temi secchi che possano dare una fotografia alla quale a mio avviso sarà certamente interessato l’elettorato che sentivo più attento alla mia personale iniziativa politica e, forse, anche molti altri cittadini. Tutto questo nel più assoluto spirito civico e nell’interesse primario di tutti noi che viviamo Orvieto. Augurandoti la miglior fortuna nell’esprimere il tuo potenziale in questa campagna elettorale e successivamente in Comune il mio rispetto per l’essere in gioco ed il mio cordiale saluto.»

Lucia Vergaglia, capogruppo uscente Movimento 5 Stelle, Consiglio comunale della città di Orvieto.

 

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