M5S Orvieto: “Paglia. Il mercurio non si dimentica”

Non una parola sul Paglia e sul contenimento del mercurio da parte degli incontri stampa di Sindaco, sinistra e centro destra nella vigilia dell’anniversario dell’alluvione. Lucia Vergaglia(M5S):«Dissesto idrogeologico, suolo impermeabilizzato, aziende in zona alluvionale ed ancora nessuna traccia della fitodepurazione. Quando si svegliano?». 

Il fiume Paglia esondò nel 12 novembre del 2012 coprendo con acqua e fango gran parte della vallata, un fiume che oggi sappiamo ha portato con se il mercurio che viene da lontano sia nelle acque che nei sedimenti e che dal 2013 è oggetto di studi internazionali. Nel frattempo, senza tenere conto dell’inquinante, sono stati fatti lavori di arginatura, contenimento, cambio di sagome di alveo del Paglia e degli affluenti arrivando a soluzioni molto impattanti come quella del Carcaione.
C’è almeno un’azienda dotata di permessi di raccolta, deposito e trattamento rifiuti presente all’interno della nuova cartografia alluvionale post 2012 e siamo ancora in assenza della “due diligence” del Comune, cioè delle verifiche puntuali rispetto al nuovo quadro di rischio ambientale.
A fronte  nelle conferenze stampa di sabato, su tutte quella con l’ex sindaco Concina che intendeva fare il punto sulle azioni presenti e future dell’ex maggioranza, il tema della nuova situazione ambientale, del mercurio, non appare. Il Sindaco stesso ricorda i lavori fatti basati su progetti precedenti ai rilievi inquinanti ma non affronta l’argomento. Noi crediamo che questo tipo di impostazione sia una cura peggiore del male.

«Non è un caso che la delega all’ambiente Germani non sia riuscita a passarla ad un assessore: sarebbe una responsabilità troppo grossa e chiunque sentirebbe su di se la responsabilità di dover correre ai ripari rispetto all’ossessivo nascondere la polvere sotto il tappeto che è la cifra di questa amministrazione. Il mercurio infatti c’è anche se non se ne parla, ed almeno nei 5 anni dall’alluvione che lo ha diffuso fuori dal fiume diluito dalle acque ma soprattutto dei lavori che hanno invece sollevato senza cautele i sedimenti ed esposto le polveri all’aria ed ai venti ed in quel caso senza diluizione alcuna ebbene, secondo noi, era giusto almeno annunciare l’inizio della fitorimediazione e cominciare a dare i risultati delle analisi. Invece nulla di fa e niente si dice, ne da parte di maggioranza e neppure da parte dell’ex maggioranza. E questo a 5 anni dall’alluvione forse l’unico vero dato: nelle politiche ambientali sulla Val di Paglia, nelle scelte di fondo e nella capacità di affrontare i problemi non è cambiato proprio nulla, o tutti molto bravi o tutti molto scarsi: giudicate Voi.» Lucia Vergaglia, M5S Orvieto

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