M5S Orvieto su saggi di Natale: “L’assessore Croce deve andar via”

Quella del saggio di Natale delle scuole pubbliche spostato in parcheggio a rischio pioggia è solo l’ultima dimostrazione dell’inadeguatezza di un assessore frutto di accordi di retrovie invece che scelta per meriti. Lucia Vergaglia(M5S):« Troppe ombre e pochissime luci, l’assessore Croce ha esaurito il tempo e la pazienza. Deve andare via». 

Mancanza di ascolto, inadeguatezza, un progetto politico incomprensibile tra patrimonio comunale inutilizzato e prerogative degli uffici dell’Assessore Croce, tra pari opportunità scambiate per la sola parità di genere (e gestita pure male) e tra una sordità ai problemi sociali come il gioco d’azzardo ne esce un quadro a tinte fosche di una vicesindaco non eletta in nessuna lista, la cui nomina appare come frutto di accordi avvenuti nelle segrete stanze invece che di merito, ed ora tirando la linea non resta che un bilancio fallimentare tutt’altro che inatteso e le macerie sociali di una città a rischio svendita in cui le scelte premiano i ricchi privati invece che il popolo, la cui cifra emblematica è una drammatica inefficienza che si manifesta con forza in questi giorni di Natale. Deve andar via.

« L’assessore Cristina Croce ha, con una scelta d’imperio comunicata senza preavviso, e senza altra giustificazione che non la propria volontà politica di escludere i contenuti proposti dalla scuola pubblica Barzini dalla possibilità di essere considerati come degni di essere portati nella sede consueta della Sala dei 400, tradizionalmente assegnata alle presentazioni dei lavori dei più giovani studenti al cospetto dei propri familiari ed insegnati.

Ripeto meglio: “L’assessore alla Scuola, Avv. Cristina Croce, ha spiegato che per scelta politica, sottolineo politica, è negato l’accesso degli studenti della scuola pubblica, sottolineo pubblica, al Palazzo del Popolo ed abbiate pazienza se sottolineo Popolo”.

Infatti giova ricordare che la sala in questione del Palazzo del Popolo, a leggere quanto riportato nel Saggio Statistico Storico del Pontificio Stato curato da Gabrielle Calindri a Perugia nel 1829, fu adibita proprio ad attività del popolo ed il comune di Orvieto sin dal lontano passato metteva persino a disposizione somme di denaro per i concittadini che volessero partecipare ed organizzare spettacoli in quella sede, nella Sala dei 400, a patto che queste manifestazioni culturali effettivamente avvenissero. Oggi non solo il Comune non sostiene economicamente l’impegno scolastico, e sarebbe responsabilità dell’assessore Croce, per queste iniziative ma ne preclude ed ostacola la realizzazione proprio per bocca della stessa Croce. Già solo per questa inefficienza o volontà di privilegiare il privato per il quale il Comune stava per concedere l’intero Palazzo ad una cifra irrisoria, reputo si debba mettere in discussione la permanenza in Giunta di tale Assessore. Risalendo in una ricerca mentale dei meriti e dei demeriti per una serena valutazione trovo davvero pochi motivi per non chiederne le dimissioni. Ad esempio la pessima gestione della delega delle Pari Opportunità dove esiste per volontà dell’assessore una duplicazione della commissione già precedentemente formata, orientata al solo genere femminile tant’è che le formazioni consiliari maschili ne sono per regolamento escluse in spregio ad ogni idea di parità. Vogliamo parlare dell’impossibilità di utilizzare strutture come il Campo nell’anno in cui siamo Comune Europeo dello sport? Oppure della mancanza delle discipline paraolimpiche e le leve giovanili dei ragazzi svantaggiati proprio in questo specifico momento? Ancora l’inaccessibilità o la cattiva accessibilità per i disabili di molte strutture pubbliche, incluse le scuole dove mancano quei necessari presidi che nel 2017 dovrebbero essere facilmente reperibili per un comune che voglia davvero essere civile. Sul piano sociale l’inerzia dell’assessorato del comune capofila dell’intera zona 12 si evince dall’osservatorio sulle nuove dipendenze proprio nei giorni in cui la pubblicazione della cifra record di 16,42 milioni di euro (802,3 euro procapite) urla a gran voce che occorre azione ed intervento istituzionale a tutti i livelli mentre invece pare davvero che manchi ancora la giusta consapevolezza della profondissima crisi sociale di cui Cristina Croce, nel suo ufficio istituzionale più che la soluzione sembra essere stata in questi anni una delle prime vittime anteponendo l’opportunità politica alla efficienza e presenza in prima linea con atti misurabili e concreti. Non so che farmene dei tanti sorrisi che elargisce dalle foto di rappresentanza, e sicuramente i cittadini preferirebbero efficienza,  prospettive, atti e fatti concreti. Spero che si renda conto di dover andare via per sua scelta, evitando che si giunga a formali richieste.» Lucia Vergaglia, M5S Orvieto

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  1. ma almeno raccontaLa tutta… un Genio di Genitore (che tra l’altro… verosimilmente per impegni di lavoro… neanche ha avuto tempo di venire a vedere il pargolo) ha voluto conoscere la capienza nella originaria struttura del Capitano del Popolo, ed essendo stato messo “nero su bianco” che secondo i nuovi piani di sicurezza Nazionali per le manifestazioni/eventi pubblici, non sarebbe stato possibile accogliere tutti: genitori, fratelli, nonni , zii ecc., si è arrivati ad una soluzione di “emergenza”. Evitando la paventata soppressione della recita natalizia , per cui sia le Maestre che gli alunni avevano dedicato tanta passione e tempo .

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