MAB-UNESCO/2 Elio Veltri, “il monte Peglia porterà benefici a tutto il territorio”

Riceviamo e pubblichiamo una lunga nota di Elio Veltri, per otto anni sindaco di Pavia e ex-parlamentare dell’Ulivo, sulla questione della Riserva MAB-Unesco del Monte Peglia.

 

Nella crisi della politica, intesa come mezzo per la soluzione dei  problemi e servizio alla collettività, l’iniziativa per il  riconoscimento del Monte Peglia quale patrimonio dell’umanità da parte dell’Unesco, coronata da successo, ha pochi precedenti e ha potuto avere successo grazie al lavoro e alla passione del presidente del comitato promotore avvocato Francesco Paola, dei sindaci e delle amministrazioni comunali che hanno aderito con votazioni unanimi a cominciare da quella di Orvieto, di tante associazioni di cittadini che difendono il territorio e l’ambiente, degli imprenditori che hanno capito l’opportunità che si offriva alle loro aziende.

Anche se, quando mi è stata data l’opportunità di aderire così come tanti studiosi alla Associazione Monte Peglia per Unesco che ha ideato e realizzato il progetto e al comitato promotore ero piuttosto scettico perché l’obiettivo mi sembrava irragiungibile, ho aderito per due ragioni: sono legato a Orvieto da ragioni affettive per averci fatto tutti i miei studi, dalle medie al liceo, proveniente dalla Calabria e l’iniziativa mi ha ricordato quella che ho svolto quale sindaco di Pavia per otto anni a tempo pieno, con sacrificio della professione di medico e libero docente dell’Università. Ma allora (anni ’70) ho insistito perché i risultati furono straordinari soprattutto nella politica urbanistica: il piano regolatore che aveva come obiettivi fondamentali la difesa del territorio, dell’ambiente e il recupero del patrimonio edilizio, tutti conseguiti, era stato inviato dal governo italiano all’assemblea sull’habitat a Vancouver, convocata dall’ONU, a rappresentare l’Italia.  Il progetto del Monte Peglia richiama alla mente quel nostro progetto realizzato e sostenuto da una giunta di sinistra, la prima in Lombardia, nella quale i socialisti avevano un ruolo fondamentale perché ideatori e sostenitori del progetto.

Anche allora dovemmo affrontare critiche feroci di portatori di interessi della rendita e di guastatori di professione, che parlavano sempre di cambiamento ma rimanevano legati alle proprie rendite parassitarie o alla loro stantia mancanza visione, un autentico delitto per tempi come quelli attuali che richiedono idee coraggiose e vere.

Tutti sanno che il Peglia, riserva mondiale, porterà a cascata benefici a tutto il territorio e sarà volano di opportunità significative proprio perché promosso da cittadini consapevoli e disponibili a lavorare per superare il disastro e il fallimento, anche economico, lasciati da persone che hanno saputo vivere solo di malapolitica o comunque antiquati e privi di visione, che è il meno davvero che si possa dire.

Ricordo ancora e voglio concludere lo straordinario livello di analisi e di approfondimento e di coinvolgimento di tutte le categorie produttive che vi fu lo scorso 15 giugno presso il Comune di Orvieto, al quale io partecipai, presente una alta delegazione della Provincia Autonoma di Bolzano, magistrati insigni, il presidente degli avvocati di Terni, il Comandante regionale dei Carabinieri forestali, e ringrazio il sindaco di Orvieto e il presidente del comitato avvocato Paola che lo hanno organizzato, e che dimostrò tangibilmente che la parte migliore della cittadinanza sa riconoscere le idee di qualità le quali in questo caso hanno avuto gambe per camminare.

 

Elio Veltri – Medico, già Sindaco di Pavia ed ex Parlamentare dell’Ulivo

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