Massimo Gnagnarini, si torna a Discutere di TeMa in consiglio, “è irrilevante un corno!”

Riceviamo e pubblichiamo una nota sulla TeMa a firma di Massimo Gnagnarini, ex-assessore al bilancio per gran parte della consiliatura guidata da Germani.  Non condividiamo alcuni punti ma comunque lasciamo ai nostri lettori il giudizio riservandoci di replicare.

 

Il 27 settembre va in onda in consiglio comunale il bilancio consolidato del Comune.  Significa l’approvazione del documento dove deve essere rispecchiata la situazione patrimoniale ed economica del Comune alla luce dell’andamento patrimoniale ed economico delle sue partecipate e controllate.  Tuttavia, nel documento in discussione non troverete la Te.Ma. Perché?

Perché nell’esercizio 2018 la Te.MA ha avuto ricavi minori di quelli relativi al 2017 ( da 836.000 euro si è passati a 711.000 euro) così che tale variazione gli consente oggi di stare sotto il 3% nel rapporto con i conti della Capogruppo (Comune di Orvieto) e quindi di essere classificata irrilevante ed evitare l’orbita dei doppi controlli contabili (due diligence). Eppure, negli ultimi 5 anni la Te.Ma, per gestire ed erogare i suoi servizi, ha assorbito oltre 1,8 milioni di euro delle tasse pagate dagli orvietani e ridistribuite dal Comune a titolo di quote associative, contributi per le stagioni teatrali e pagamento di vecchi crediti lasciati a “buffo” dalla precedente amministrazione comunale (2009-2014).

Nonostante ciò il bilancio attuale di Te.MA continua ad avere un buco di 1.141.000 euro con debiti verso l’erario, verso i fornitori e verso gli enti previdenziali. Irrilevante un corno, dunque, la situazione finanziaria di questo Ente rispetto alle sorti del Comune di Orvieto suo maggiore contributore e sarebbe stato più opportuno, a mio modesto avviso, ricomprendere, non è vietato, TeMa tra le controllate che concorrono ai fatti economici del nostro Comune anche prudenzialmente per i riflessi negativi che un suo default potrebbe avere sulla salvaguardia degli equilibri finanziari del Comune.

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