Niente Castellana, ma Carboni precisa “La rinuncia mantiene la titolazione”

La Cronoscalata della “Castellana” edizione 2020 non si correrà. Lo ha annunciato mercoledì 27 maggio un comunicato di Aci (Automobile Club d’Italia) Federazione Sport. La gara umbra organizzata dall’associazione sportiva “La Castellana Orvieto” era in calendario dal 23 al 25 ottobre e, per l’edizione 2020, era stata scelta come prova unica del “Master Italiano”, oltre ad avere la tradizionale doppia validità e titolazione per il trofeo Italiano Velocità Montagna Nord e Sud. Lo scenario sportivo praticamente sconvolto, però, ha costretto gli organizzatori orvietani a passare un turno e puntare tutto sul 2021.

Nell’edizione 2020 la “Castellana” avrebbe dovuto debuttare come prova unica del Campionato Italiano a Squadre, il Master Italiano, una prova dal prestigio particolare riservata ai migliori piloti della stagione che per la sua edizione d’esordio era stata assegnata alla gara umbra prima di diventare appuntamento a rotazione.

In riferimento al comunicato di Aci Sport, però, Luciano Carboni, presidente della associazione organizzatrice, ha però qualcosa da aggiungere. “Certamente, perché abbassando le saracinesche, dopo la comunicazione ufficiale, si rischia di far credere che abbiamo avuto paura. Le cose – afferma Carboni – non stanno proprio così e vediamo di mettere un po’ d’ordine. Riteniamo essere persone serie, la decisione non è stata soltanto sportiva, perché coinvolge la città, i nostri concittadini, i nostri sponsor e il mondo delle corse. Abbiamo molto a cuore Orvieto, gli orvietani e la loro sicurezza. Gli organi cui sono demandate le decisioni avevano elaborato un protocollo, sulla falsariga di quello formulato per le corse in pista, decisamente complicato da mettere in atto nelle cronoscalate. Qualora avessimo deciso per il sì e la gara, per qualche motivo non avesse avuto luogo, oltre ad esserne cancellata la validità per l’anno successivo, sarebbe stata sottoposta a indagine per l’accertamento di eventuali responsabilità e il rischio di sanzioni penali. Ditemi voi, se un presidente e il consiglio di un’cssociazione dilettantistica, senza scopo di lucro, potevano spingersi a rischiare tanto. Senza contare il timore di una manifestazione senza piloti, perché la stagione non è ancora iniziata, le cancellazioni si susseguono e sono già molti i driver che hanno già annunciato di riprendere l’attività l’anno prossimo. C’è poi il discorso sponsor. I nostri sono storici e certamente, la maggioranza non avrebbe fatto mancare supporto anche per il 2020. Ve ne sono altri, più piccoli ma anch’essi decisivi per la quadratura del bilancio, i quali, per tante ragioni, tutte inerenti la crisi profonda delle attività commerciali ecc., potevano, giustamente, prendersi un anno sabbatico. L’incasso zero, per le porte chiuse e la drastica riduzione delle quote d’iscrizione dei piloti avrebbero fatto il resto. Casse sociali vuote e pericolo di non sussistere le condizioni minime per riproporre l’avvenimento neanche l’anno prossimo. Con la rinuncia – spiega il presidente – invece, resta tutelato il diritto, con identica validità, per l’anno 2021. Voglio ringraziare, quanti, a cominciare dall’Amministrazione comunale, ditte, operatori commerciali, Soci, collaboratori, avevano già garantito il loro appoggio per la stagione corrente. Andiamo, semplicemente, in pausa, per tornare, forti e motivati il prossimo anno.”

 

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