Palazzo del Capitano del Popolo: la giunta approva lo scioglimento anticipato della convenzione e presenta il conto a Tandem

Scioglimento per mutuo consenso della convenzione tra Comune di Orvieto e TANDEM S.p.A. riguardante la gestione del Palazzo del Capitano del Popolo   
La Giunta ha accolto la richiesta presentata da Tandem S.p.A. relativa allo scioglimento, per mutuo consenso, della convenzione tra il Comune di Orvieto e la società stessa per la concessione in gestione del Palazzo del Capitano del Popolo di Orvieto sottoscritta il 14 marzo 2019. L’Esecutivo ha affidato agli uffici comunali la definizione delle pendenze di natura contabile relative al periodo di vigenza del contratto e l’immediata riacquisizione del possesso dell’immobile.
All’origine dell’istanza di scioglimento consensuale della convenzione le difficoltà nella gestione della struttura rappresentate da Tandem S.p.A a seguito dell’emergenza epidemiologica da Covid-19. Tra le criticità riscontrate l’aumento dei potenziali costi di gestione dovuti alla misure di sicurezza introdotte e una impossibilità di programmare ulteriori eventi data l’incertezza ingenerata dall’emergenza.
L’Amministrazione Comunale dal canto suo ha aderito alla proposta di scioglimento anticipato del rapporto convenzionale vista l’oggettiva crisi che ha coinvolto il settore congressuale che ha risentito e risente tuttora pesantemente delle misure di prevenzione da rischio Covid-19.
Lo scioglimento del rapporto contrattuale ha tuttavia imposto una verifica rispetto all’esecuzione degli impegni che le parti hanno reciprocamente assunto in sede di firma della convenzione. Quanto all’obbligo di rendicontazione del contributo finanziario annuale massimo di euro 20.000,00 liquidato, per il primo anno di gestione, nel mese di giugno 2019, la società Tandem ha rimesso la relativa documentazione contabile attestante le spese sostenute. Su un totale complessivo rendicontato di 25.008,61 euro, sono state sostenute spese ascrivibili alla promozione del Palazzo del Capitano del Popolo per € 17.640,02 e pertanto la società dovrà al Comune un rimborso di € 2.359,98 a fronte dei € 20.000,00 erogati dall’Ente.

A termini di convenzione, inoltre, il concessionario avrebbe dovuto assumere a proprio carico l’utenza relativa all’energia elettrica i cui consumi, pertanto, hanno continuato ad essere fatturati al Comune di Orvieto. Ne consegue l’esigenza di chiedere al gestore il rimborso dei relativi consumi, per il periodo 15 marzo 2019 / 29 febbraio 2020, in considerazione delle restrizioni conseguenti l’emergenza Covid-19 che hanno determinato la sospensione delle attività convegnistiche dal mese di marzo tenendo conto, nella quantificazione del dovuto che, sino a tutto settembre 2019, l’utenza relativa al Palazzo del Capitano del Popolo era comprensiva anche dei consumi di Palazzo dei Sette.

“Dopo la vicenda della TeMa – commenta il Sindaco, Roberta Tardani – ci troviamo a raccogliere un altro importante pezzo di città ereditato dalle scelte poco lungimiranti di chi ci ha preceduto. Senza dubbio l’emergenza Covid-19 ha inciso sull’attività del Palazzo del Capitano del Popolo accentuando tuttavia i problemi di una gestione che, anche nel primo anno, non ha restituito i risultati attesi né in termini di valorizzazione del centro congressi né di promozione della città malgrado i progetti soltanto annunciati”.
 
“Siamo dunque all’anno zero – conclude – in un contesto peraltro difficile come quello del post Covid-19 ma abbiamo di fronte a noi una opportunità che è anche una sfida: mettere a sistema tutti gli asset della città con un controllo diretto da parte dell’Ente. Lo scioglimento anticipato della convenzione con Tandem ci impone di individuare soluzioni che garantiscano la fruibilità del palazzo, sul quale dovevano essere effettuati anche importanti investimenti, ma allo stesso modo abbiamo iniziato un confronto per valutare la forma migliore di gestione in grado di valorizzare in maniera integrata i nostri asset attraverso modalità che ne assicurino la piena funzionalità anche a vantaggio dell’economia cittadina”.

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