Pedonalizzare Piazza del Popolo, il rischio vero è la desertificazione

Andare in consiglio comunale è sempre istruttivo e lo è ancora di più quando si vengono a sapere notizie che altrimenti sarebbero rimaste nascoste fino all’ultimo secondo.  Ad una precisa domanda della consigliera Roberta Tardani sulla reale situazione di piazza del Popolo dopo vari articoli di stampa, risponde il sindaco che non maschera un certo imbarazzo e prima rimanda la palla all’assessore Andrea Vincenti, competente per delega, nella seduta del 28 luglio assente, ma successivamente inizia a rispondere lasciando intendere che ormai il più è deciso.  Il processo di pedonalizzazione, forse in molti casi sarebbe meglio dire di desertificazione, sta andando avanti e lo stesso sindaco lo ha confermato ribadendo che è pronta la segnaletica per i cambiamenti epocali di Piazza del Popolo con relativa cancellazione totale dei parcheggi su tutta l’area.  Il tutto nonostante le rassicurazioni date agli operatori economici che sarebbero stati informati e soprattutto coinvolti nelle scelte di viabilità del centro storico.  In realtà per ora ci sono stati alcuni incontri, con esclusione dei residenti che sono i primi veri investitori con gli immobili, e in un caso la sera si è presentato un progetto che la mattina dopo è stato attuato con grande disappunto dei commercianti che erano stati invitati a meno di dodici ore di distanza dall’operazione di cancellazione delle strisce blue in piazza.

Allora ha fatto bene la consigliera Tardani a far emergere la questione che sicuramente solleverà numerose polemiche.  Chiudere al traffico e levare parcheggi in un momento così particolare di crisi rischia di essere un ulteriore passo verso la desertificazione del centro storico.  Soprattutto se si va ad incidere su un punto nodale della circolazione cittadina e piccola valvola di sfogo della fame di parcheggi della città.  E’ vero il centro storico andrebbe probabilmente chiuso del tutto, ma prima bisogna interpretare bene i reali bisogni degli abitanti e degli operatori economici. C’è chi sostiene che con la chiusura ne guadagnerebbero proprio le attività commerciali.  Ad oggi, con una netta diminuzione dei posti auto disponibili, abbiamo in piazza la trasformazione di due locali già esistenti, nello specifico due ristoranti, l’apertura di una nuova attività commerciale, sempre un ristorante, la chiusura di un’attività di abbigliamento e la prossima apertura di un nuovo esercizio commerciale che possiamo sostituire con un’altra che nel frattempo ha cessato l’attività.  Il saldo è praticamente pari con notevoli investimenti per il riammodernamento dei locali che però sono stati effettuati quando in piazza c’erano ancora i parcheggi a pagamento su due linee parallele.  C’è poi la necessità di un arredo urbano adeguato per una piazza che altrimenti resterebbe vuota e non utilizzabile per il passeggio perché fortemente assolata d’estate e fredda, ventosa e umida d’inverno.  Come arredare? In nessun modo perché sede di un mercato bisettimanale.  D’altronde basta andare su internet e farsi un giro delle mappe per accorgersi che in molti casi le piazze sede di mercati rionali sono utilizzate proprio come parcheggi perché non è possibile alcun arredo.  Un’altra piccola domanda, chi controllerebbe il divieto di parcheggio nelle ore serali, ad esempio?  Forse bisognerebbe prima far rispettare divieti e limitazioni, troppo blande queste ultime, dove già sono esistenti per avere una parte di centro storico veramente pedonale abolendo quell’ibrido della ZTL (Zona a Traffico Limitato) in favore di una più definitiva area pedonale che vieti il transito di chiunque all’interno di quell’area.  Ed allora sarebbe più che sufficiente ciò che già esiste in centro senza ulteriori allargamenti che invece rischiano di desertificare il centro.  Basta camminare per tastare il polso della situazione e leggere i cartelli “cedesi attività”, “chiusura attività”, vedere traslochi verso aree residenziali più tranquille dal punto di vista del parcheggio e della comodità.  Se poi si vuol chiudere allora bisogna pensare a servizi di mobilità alternativa gratuiti ma prima di pedonalizzare e non per un futuro indeterminato.  Anche in questo caso basta smanettare su internet per leggere di città che hanno parcheggi insilati multipiano a tariffe più leggere e con servizi-navetta tarati su 24H, tariffe massime giornaliere, tariffe differenziate per residenti del comune e turisti, abbonamenti per residenti e turisti stanziali, fasce orarie gratuite, festivi gratuiti e tante altre soluzioni.

Lunedì 31 sentiremo gli operatori economici della zona per capire e dare loro voce.

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