“Perle Naturali” primo lavoro letterario della giovanissima Maria Longobardi

Federica e Luca sono una coppia, non importa di dove sono o quanti anni hanno, importa il percorso che stanno facendo insieme camminando, insieme ma ognuno a modo proprio, attraverso il sogno di creare una famiglia attraverso la fecondazione assistita. “Mentre il liquido mi brucia in corpo mi ripeto ‘ne vale la pena’”. Inizia così la storia di coraggio e speranza di una donna, e di un uomo, descritta in “Perle Naturali” (Aletti Editore – Collana “Gli Emersi – Narrativa”) opera prima di Maria Longobardi.

Maria ha da poco compiuto 18 anni, nata a Roma, frequenta l’ultimo anno del liceo scientifico “Majorana” di Orvieto e sabato presenterà questo suo lavoro, alle 18, alla sala consiliare del comune di Orvieto. “Ho iniziato a scriverlo quando avevo 16 anni – racconta – ci ho messo un anno, volevo raccontare qualcosa che conoscevo ma che non parlasse di me.” Maria è nata grazie alla fecondazione assistita, ai genitori Valeria e Maurizio (anche lui scrittore con all’attivo due lavori pubblicati), al loro percorso che ha portato alla sua nascita, ha voluto dedicare questa sua prima fatica letteraria che poi fatica per lei non è stata: “amo le sfide – dice – tutto quello che è difficile, tutto quello che pare impossibile da fare, io ci provo a farlo, per me tutto è interessante.” E non solo Maria ci prova, ma le riesce tutto bene: studia con ottimo profitto (“mi piace molto la Fisica e l’Italiano ma in generale direi che mi piacciono tutte le materie perché in ognuna di esse trovo sempre qualcosa di interessante”), sta studiando per affrontare i test di ammissione alla facoltà di Medicina (“vorrei specializzarmi in cardiologia”) che avrà a febbraio per il Campus Bio-Medico di Roma e a marzo per la Cattolica, sta studiando per l’esame di maturità di giugno, per le certificazioni internazionali di inglese, sta prendendo la patente di guida, e nel frattempo legge classici e non solo (“sono appassionata di gialli, adoro Agatha Christie, ma leggo un po’ tutto”), danza, fa ginnastica artistica (“ho gareggiato a livello agonistico ma poi per un piccolo infortunio ho rallentato”), canta e suona la chitarra, ama disegnare e dipingere.

“Perle Naturali” racchiude molto del suo cammino fin qui: “ho immaginato il liquido, gli ormoni che entrano lentamente nelle vene di Federica, come delle perle, delle perle di vita, naturali, ho immaginato la fatica che fa l’ostrica a generare e far crescere la propria perla che poi racchiude con orgoglio al suo interno”. C’è una nuova storia già in lavorazione? “No, per ora no – sorride – sto già facendo tante cose, tutte insieme, non so vedremo, magari qualcosa legato di più alla mia età”.

 

 

 

 

 

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