Praesidium, prima di firmare la conciliazione con BpBari approfondire le conseguenze

Siamo alla vigilia di un’assemblea dei soci di BPBari di vitale importanza per il futuro della banca e soprattutto dei suoi soci/azionisti.  L’eventuale sì alla trasformazione in SpA della banca darebbe il via libera al definitivo ingresso di MCC e del FITD, con Popolare di Bari che diverrebbe di fatto a controllo pubblico.  Nelle more gli attuali commissari hanno anche presentato una conciliazione a 2,38 euro per quei soci che hanno sottoscritto l’aumento di capitale 2014/15 che concederebbe una totale malleveria nei confronti della Banca.  Su questo punto in particolare si concentra il comunicato dell’associazione Praesidium che pubblichiamo qui di seguito.

Come noto, i primi giorni della prossima settimana si terrà l’assemblea straordinaria di trasformazione della Banca Popolare di Bari: se, come auspichiamo e crediamo, i soci voteranno favorevolmente alla trasformazione in S.p.A. e all’aumento di capitale, dovremo decidere se aderire o meno ad una conciliazione che verrà proposta dalla banca a tutti coloro che hanno acquistato azioni BPB nel 2014/2015.

Verrete chiamati e vi verrà offerto di firmare la scrittura che vi sottoponiamo in allegato. Tale scrittura ci è stata consegnata da alcuni soci a cui in modo discutibile ed eticamente non corretto è stato proposto di sottoscriverlo addirittura antecedentemente alla data dell’assemblea.

Si tratta, invece, di una decisione importante che necessita di un’attentissima valutazione e per la quale non potremo certamente fornire un’indicazione valida per tutti.

Le motivazioni per le quali la banca propone la conciliazione sono note: l’aumento di capitale 2014/2015 è stato realizzato formalmente e proceduralmente in modo discutibile e, di conseguenza, la banca ritiene che se dovesse affrontare un contenzioso avrebbe buone probabilità di perderlo.

A tale proposito stiamo comunque studiando, ai sensi della normativa vigente al momento dell’A.C.S. 2014, anche la fattibilità e le probabilità di esito positivo di un eventuale class action, tenute presenti caratteristiche e circostanze che accomunano tutte le posizioni  menzionate.

A riprova di quanto appena detto vi è il diverso e peggiore trattamento previsto nella proposta per tutti coloro che abbiano sottoscritto l’aumento di capitale fino a tutto il 2013.

Va anche ricordato, a supporto delle nostre tesi, il processo penale con rito immediato che si sta tenendo dinanzi al Tribunale di Bari contro il Management precedente della BPB e che prevede capi di imputazione, supportati da una consulenza tecnica esterna, sui punti sottoelencati:

– false comunicazioni sociali;

– falso in bilancio (avviamenti, cartolarizzazioni, d.t.a.);

– falso in prospetto informativo (determinazione del prezzo delle azioni);

– ostacolo alla vigilanza della Banca d’Italia e di Consob.

Poiché l’importo di conciliazione che verrà proposto è molto basso e comporterebbe una perdita di circa il 75% rispetto a quanto investito, accettare la conciliazione non può costituire decisione presa senza un’attenta valutazione di rischi e di opportunità.

Riteniamo poi che la scelta debba essere condizionata anche dall’importo investito, dalle condizioni di vendita e dalle situazioni individuali di ciascuno di voi.

Non esistono ricette certe, ma valutazioni di opportunità e di costo-beneficio: essere informati e conoscere è quanto mai necessario per non sbagliare, ma soprattutto per non credere a messaggi tranquillizzanti diffusi ad arte, senza prima aver verificato bene.

Tale organismo tecnico sarà raggiungibile telefonicamente al n. 0763341792 dal lunedi al venerdi dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18, nonché al fax n. 0763531093 ed alla mail avvocatofratini@gmail.com.

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