Il sindaco ha consegnato pubblicamente una bozza del calendario degli eventi per il 2018. Dovrebbero essere gli appuntamenti previsti per attrarre turisti in città. La prima sottolineatura riguarda la tempistica. Siamo a fine marzo e ancora il calendario non è definitivo perché non pubblicato. Come possono i tour operator creare pacchetti ad hoc? Soprattutto a fine marzo 2018 giù si programma per Natale e addirittura per il 2019, ergo è un’altra occasione persa.
Il calendario ha ancora punti interrogativi e soprattutto non sembra molto puntato verso l’esterno ma verso gli orvietani, non che questo sia un difetto, ma bisogna prima di tutto convincere i turisti a venire in città. Si parlava di tante novità, nella realtà le possiamo restringere a meno delle dita di una mano, nel frattempo Wine Show è andato a Todi e Comics a Viterbo. Scorrendo le date i primi appuntamenti degni di nota sono, organizzati da privati, i gelati e la birra nel ponte tra il 24 aprile e l’inizio di maggio. La gran parte sono già appuntamenti esistenti e canonici altri sono ancora senza data certa, di necessità di grandi spazi vi è poca traccia. A maggio arriva la 1000 Miglia, poco si è fatto. Abbiamo i raduni di auto e moto d’epoca che nell’economia dell’incoming poco pesano. L’unica novità che potrebbe rivelarsi di rilievo è Orvieto Cinema Fest previsto a fine ottobre, per il resto solo eventi unici e non ripetibili in occasione di anniversari come nel caso di Maoloni, ad esempio.
Rimane il problema della programmazione. Chi e con chi si decide? Chi decide cosa finanziare e patrocinare? Quale promozione nazionale e internazionale è stata e verrà fatta e soprattutto con chi? La risposta potrebbe essere con l’imposta di soggiorno, ma qui si apre un secondo capitolo della saga della pedonalizzazione e del marketing.
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