Rivoluzione nel calcio dilettantistico. Dopo l’esonero, l’allenatore può sedere su un’altra panchina

Pierluigi Vossi, vice presidente nazionale dell’AIAC, lo rivendica in un lungo e articolato post sulla sua pagina Facebook:
“È da tempo con non facevo una maratona.
E questa è stata lunghissima.
Mesi e mesi di colloqui, di viaggi, di trattazioni.
È stata faticosa.
Ma ne è valsa la pena .
Per le migliaia e migliaia di allenatrici e di allenatori italiani che operano nei campionati dilettantistici.
Per chi , dopo il lavoro, magari nelle ore serali, si dedica alla sua passione.
Una facoltà delle società, quella dell’esonero, che non può impedire una seconda opportunità : quella di allenare di nuovo nella stessa stagione sportiva . Soprattutto se interviene nelle prime giornate di campionato. Perché non è un lavoro. Almeno per la stragrande maggioranza. Ma è solo , lo ripeto, una passione.
Grazie all’Aiac, a tutti i Presidenti Regionali ed ai Consiglieri dilettanti : che mi hanno appoggiato ed incitato in questa iniziativa.
Grazie alla Figc, alla Lnd, al vice presidente vicario Christian Mossino in rappresentanza dei Presidenti dei CR Lnd che hanno condiviso questo percorso.
Grazie per aver accolto le richieste di aumento degli importi dei premi tesseramento per i tecnici dell categorie agonistiche giovanili dilettantistiche. E finalmente sostituito la dicitura “allenatore squadre minori” con “allenatore attività di base”.
Perché le parole sono importanti.
Il tutto in attesa dell’operatività del Dlgs 36/3021 per l’eliminazione degli anacronistici massimali.
È un bel giorno. Quello dell’arrivo.”
In pratica, è successo che con il Comunicato n. 108 del 13 ottobre 2022, la LND da oggi in poi permette –  in deroga alle NOIF (Norme Organizzative Interne Federali) – al tecnico esonerato entro il 30 novembre di continuare ad allenare un’altra squadra appartenente ad un altro girone o militante in un Campionato diverso da quello della Società che ha operato l’esonero.
Fino ad oggi, in caso di esonero, l’allenatore era costretto a rimanere inattivo fino alla fine della stagione sportiva, coincidente con il 30 giugno, in quanto il tesseramento con la società sportiva costituiva un vincolo non superabile, proprio ai sensi dell’art. 38 delle NOIF, che prevede che, nel corso di una stagione sportiva, i tecnici non possano prestare la loro opera per più di una società.
La deroga costituisce una vera e propria svolta nel mondo del calcio dilettantistico.
Da segnalare anche che, dal primo gennaio 2023, la riforma del diritto sportivo, che non riguarda solo il mondo del calcio, fortemente voluta dal Sottosegretario Valentina Vezzali, prevede anche l’abolizione del vincolo sportivo, che legava l’atleta under 25 alla società sportiva che lo aveva tesserato.
Riforma, questa, molto discussa e oggetto di forti pressioni da parte delle Federazioni al Governo, affinché la legge possa essere cambiata o almeno posticipata nella sua applicazione che, salvo sorprese, sarà datata primo luglio 2023, cioè dal primo giorno della prossima stagione sportiva.
 
 
Pierluigi Vossi, vice presidente nazionale dell’AIAC, lo rivendica in un lungo e articolato post sulla sua pagina Facebook: “È da tempo con non facevo una maratona. E questa è stata lunghissima. Mesi e mesi di colloqui, di viaggi, di trattazioni. È stata faticosa. Ma ne è valsa la pena . Per le migliaia e migliaia di allenatrici e di allenatori italiani che operano nei campionati dilettantistici. Per chi , dopo il lavoro, magari nelle ore serali, si dedica alla sua passione. Una facoltà delle società, quella dell’esonero, che non può impedire una seconda opportunità : quella di allenare di nuovo nella stessa stagione sportiva . Soprattutto se interviene nelle prime giornate di campionato. Perché non è un lavoro. Almeno per la stragrande maggioranza. Ma è solo , lo ripeto, una passione. Grazie all’Aiac, a tutti i Presidenti Regionali ed ai Consiglieri dilettanti : che mi hanno appoggiato ed incitato in questa iniziativa. Grazie alla Figc, alla Lnd, al vice presidente vicario Christian Mossino in rappresentanza dei Presidenti dei CR Lnd che hanno condiviso questo percorso. Grazie per aver accolto le richieste di aumento degli importi dei premi tesseramento per i tecnici dell categorie agonistiche giovanili dilettantistiche. E finalmente sostituito la dicitura “allenatore squadre minori” con “allenatore attività di base”. Perché le parole sono importanti. Il tutto in attesa dell’operatività del Dlgs 36/3021 per l’eliminazione degli anacronistici massimali. È un bel giorno. Quello dell’arrivo.” In pratica, è successo che con il Comunicato n. 108 del 13 ottobre 2022, la LND da oggi in poi permette –  in deroga alle NOIF (Norme Organizzative Interne Federali) – al tecnico esonerato entro il 30 novembre di continuare ad allenare un’altra squadra appartenente ad un altro girone o militante in un Campionato diverso da quello della Società che ha operato l’esonero. Fino ad oggi, in caso di esonero, l’allenatore era costretto a rimanere inattivo fino alla fine della stagione sportiva, coincidente con il 30 giugno, in quanto il tesseramento con la società sportiva costituiva un vincolo non superabile, proprio ai sensi dell’art. 38 delle NOIF, che prevede che, nel corso di una stagione sportiva, i tecnici non possano prestare la loro opera per più di una società. La deroga costituisce una vera e propria svolta nel mondo del calcio dilettantistico. Da segnalare anche che, dal primo gennaio 2023, la riforma del diritto sportivo, che non riguarda solo il mondo del calcio, fortemente voluta dal Sottosegretario Valentina Vezzali, prevede anche l’abolizione del vincolo sportivo, che legava l’atleta under 25 alla società sportiva che lo aveva tesserato. Riforma, questa, molto discussa e oggetto di forti pressioni da parte delle Federazioni al Governo, affinché la legge possa essere cambiata o almeno posticipata nella sua applicazione che, salvo sorprese, sarà datata primo luglio 2023, cioè dal primo giorno della prossima stagione sportiva.    
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