Sabato libero, niente da fare all’istituto Orvieto-Baschi. E’ scontro aperto tra genitori e consiglio d’istituto

L’annosa questione del sabato libero all’istituto comprensivo di Orvieto-Baschi, torna fortemente di attualità dopo che il consiglio d’istituto ha bocciato di nuovo la richiesta.  Sono 490 le famiglie sulle 608 votanti che hanno chiesto di ottenere la settimana scolastica di cinque giorni.  La spaccatura è netta e sembrerebbe insanabile tra genitori e consiglio d’istituto.  Il comitato del Sabato Libero chiede che a interessarsi della questione siano anche i candidati a sindaco.

Di seguito il comunicato integrale firmato dal Comitato Sabato Libero

Un epilogo decisamente grave e offensivo verso i principi della democrazia e del rispetto morale quello avuto con il voto del Consiglio dell’Istituto Orvieto Baschi, che ha bocciato con motivazioni misere e pretestuose la proposta del Sabato Libero, avanzata da ben 490 famiglie su 608 votanti L’istanza è stata respinta con 13 voti a favore su 15 votanti: scelta incomprensibile, dettata soltanto dal protagonismo di pochi.

Il Comitato del Sabato Libero ritiene che nell’occasione sia stata scritta una brutta pagina nei rapporti fra l’istituzione e le famiglie, a causa e per responsabilità esclusiva dell’atteggiamento di totale chiusura, mostrato dal Consiglio di Istituto. Cosa che ha ormai creato un’insanabile frattura fra l’istituzione e l’utenza, segnando un distacco che nessuno si aspettava potesse accadere all’interno della Scuola, dove l’unità di intenti e la condivisione degli obiettivi, quand’anche il soccorso delle famiglie alla notoria carenza di fondi, costituisce condizione necessaria e imprescindibile per il buon funzionamento del servizio.  Si è quindi persa una buona occasione per migliorare la qualità complessiva della scuola orvietana, lasciandola indietro rispetto ai tempi e alle mutate esigenze dell’utenza; in nome di non meglio precisate difficoltà organizzative, nonché di altre farfugliate ed inconsistenti argomentazioni, tutte sconfessate con dovizia di argomentazioni tecniche e giuridiche dai genitori presenti e, in occasione della prima riunione, addirittura dalla Dirigente scolastica.

Il quadro che ne è uscito è stato veramente desolante. Con il loro voto i “cosiddetti” rappresentanti dei genitori, anziché supportare le istanze collettive, hanno rivendicato di dover rappresentare il proprio plesso scolastico, dimostrando di ignorare che i “plessi” sono stati aboliti da decenni. Ignorando, di fatto, la loro funzione di rappresentare tutte le famiglie del comprensorio questi “signori” sono ormai sfiduciati nel loro mandato e il buon senso dovrebbe aiutarli a fare un passo indietro e dimettersi.  A ben vedere, nulla è cambiato rispetto alla “gestione precedente”; nemmeno l’introduzione della sperimentazione del sabato libero per la prime classi costituisce un’apertura perché: oltre a essere scelta obbligata stante l’esito del sondaggio, in realtà riguarda soltanto una piccolissima parte di chi l’ha richiesto, disattendendo invece le esigenze della maggioranza delle famiglie.

Il Comitato e le famiglie che hanno appoggiato la proposta del “Sabato Libero” non si riconoscono pertanto nella attuale gestione della Scuola di Orvieto e faranno ricorso a tutti gli strumenti a loro disposizione per contrastare ulteriormente la decisione del Consiglio di Istituto che ha completamente disatteso le esigenze e le aspettative dell’utenza scolastica.  Alla luce di questa ampia e partecipata discussione le famiglie ritengono che chi, in questo periodo si candida ad amministrare la città, debba seriamente affrontare l’argomento delle politiche scolastiche e pertanto chiediamo agli aspiranti sindaco di rendersi disponibili per un confronto aperto da tenersi nelle prossime settimane.

Comitato Sabato Libero

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