Tari, sconto fino al 50% alle attività produttive colpite dalla crisi Covid-19

Nell’ambito delle azioni a sostegno delle attività produttive locali, la giunta comunale ha approvato la riduzione della Tassa sui rifiuti (Tari) per l’anno 2020 a favore delle attività maggiormente colpite dalla crisi economica indotta dall’emergenza sanitaria Covid-19.
Il provvedimento riguarda complessivamente 2.094 posizioni contributive relative a utenze non domestiche con riduzioni che vanno dal 40 al 50% in base alle quattro categorie individuate dalla delibera Arera (Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente) con la delibera n. 158/2020 sull’adozione di misure urgenti a tutela delle utenze del servizio di gestione integrata dei rifiuti, anche differenziati, urbani ed assimilati, alla luce dell’emergenza da Covid-19 (attività chiuse per legge, quelle non soggette a chiusura, attività che potrebbero risultare sospese e attività non soggette a sospensione).
Le minori entrate conseguenti alle riduzioni applicate ammontano a 554.832 euro e trovano copertura nel bilancio comunale con le risorse provenienti dalla rinegoziazione per l’anno 2020 della quota capitale di mutui e altre forme di prestito contratte con le banche, gli intermediari finanziari e la Cassa Depositi e Prestiti.
“Si tratta di una misura – spiega l’assessore al bilancio, Piergiorgio Pizzo – che va incontro alle richieste che ci erano state formulate dalle associazioni di categoria nell’ambito del confronto sulla redazione del bilancio preventivo 2020.
Orvieto è uno dei pochissimi Comuni in Italia ad aver operato un taglio così incisivo sulla Tari e anche se l’obbligatorietà imposta da Arera di applicare riduzioni di almeno il 25% riguarda le sole attività chiuse per legge non solo si è deciso di non spalmare i costi delle riduzioni sulle altre utenze, come indicato dall’Autorità, ma anche di ampliare la platea dei beneficiari tenuto conto che la chiusura obbligatoria di alcune attività e il divieto di circolazione ha comportato a cascata anche la chiusura di altre attività.  Peraltro gli effetti della pandemia – aggiunge – non riguardano solo i periodi di chiusura ma anche quelli successivi alla riapertura in quanto la ripresa è stata lenta e, in particolare nel settore turistico, ancora condizionata dal blocco degli spostamenti dagli Stati Uniti. Le riduzioni approvate saranno applicate già sulle bollette che saranno inviate nel mese di ottobre”.

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