TeMa, in II commissione il sindaco ribadisce l’iter che porterà alla liquidazione. Il Comune dovrà pagare 60 mila euro di quota sociale per il 2020

In previsione dell’assemblea straordinaria dei soci della Associazione TeMa prevista per il 27 gennaio con all’ordine del giorno lo scioglimento dell’ente e nomina del liquidatore, il sindaco Roberta Tardani presenterà in consiglio comunale, convocato per il 23 gennaio, alcune determinazioni riguardanti proprio l’associazione.  Per questo motivo è stata convocata la II commissione consiliare dal presidente Federico Fontanieri.  Alla riunione il sindaco ha spiegato che il consiglio comunale deve votare atti amministrativi che permettano a pieno titolo di partecipare e votare in assemblea.  Il consigliere Franco Raimondo Barbabella ha voluto comprendere meglio questa procedura e le necessità di votare le determinazioni in consiglio comunale visto che già la giunta aveva preso una sua decisione lo scorso 6 novembre.  Il consigliere Cristina Croce ha invece voluto sottolineare che il recesso da socio avrà la sua validità solo a partire dal 2021 mentre in consiglio si andrà a votare quello stesso documento che a novembre in consiglio non è stata portata all’ordine del giorno perché ritenuta non urgente.

Il sindaco Roberta Tardani ha spiegato che “noi abbiamo votato una delibera ma per aderire alla liquidazione serve un atto deliberativo.  Ricordo che alla scorsa assemblea dei soci di TeMa la liquidazione non era all’ordine del giorno e comunque politicamente le nostra intenzioni erano ben chiare fin dall’inizio”.  Dalla discussione è scaturito che la quota sociale per il 2020 dovrà essere comunque pagata dal Comune visto che non è stato possibile recedere nei tempi previsti.  Lo statuto di TeMa, infatti, prevede che i soci possano comunicare il loro recesso con tre mesi di anticipo quindi ora il Comune dovrà comunicare presumibilmente al liquidatore l’intenzione di recedere per il 2021 ma pagare per il 2020 la quota di 60 mila euro.

La Commissione viene chiusa da presidente Fontanieri.  I toni sono stati molto pacati ma sicuramente non sarà così in consiglio comunale il 23 gennaio visto che alcune criticità permangono a partire dalla quota sociale per il 2020 pari a 60 mila euro, un onere che il Comune dovrà sostenere a fronte di nessun servizio ma solo per rispettare le norme statutarie.  Spetterà dunque al liquidatore, salvo sorprese nell’assemblea del prossimo 27 gennaio, gestire l’ultima fase di TeMa.  Dovrà procedere alla riscossione di quote sociali, ratei di contributi e eventuali crediti per affrontare i debiti dell’associazione a partire da quelli previdenziali e verso lo stato, poi le banche e i dipendenti per finire con i piccoli fornitori quasi tutti imprenditori locali.  Questa procedura liquidatoria avrà un suo impatto sull’economia locale visto che sugli oltre 1,4 milioni di euro di debito, fatti salvi quelli verso Equitalia, banche e compagnie teatrali, la gran parte sono verso dipendenti e imprese locali.

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