Umberto Garbini (FDI), “foiba di Basovizza falso storico? E’ follia e mancanza di rispetto”

Le Foibe sono una argomento delicato, sensibile e per anni tenuto sotto silenzio.  E’ stato chiaro lo stesso Presidente Mattarella spiegando che è stata tragedia per troppo tempo dimenticata ingiustamente.  Il 10 febbraio doveva essere un giorni per ricordare quel tragico evento, la complessa vicenda del confine orientale ma non per portare indietro la macchina del tempo.  Oggi non è più tempo di dividersi ma di ricordare la tragedia di tanti connazionali che sono stati uccisi barbaramente o costretti a lasciare case, attività e ricordi per la sola “colpa” di essere, appunto, italiani.  In questi giorni legati alla memoria e al ricordo è uscito su alcuni media un comunicato firmato da alcune organizzazioni che ritorna proprio sull’argomento con la visione politica e Umberto Garbini (Fratelli d’Italia), presidente del consiglio comunale di Orvieto non ha voluto tacere con una nota pubblicata anche sui social di rammarico per quello che è stato scritto.  “Apprendo con grande rammarico la disponibilità di alcuni giornali online di pubblicare un articolo mistificatorio e giustificazionista nel riguardo delle barbarie avvenute lungo il Confine Orientale.  Ancora una volta – scrive Garbini – si relegano gli Istraini, Fiumani e Dalmati a fascisti della pegigor specie verso i quali sembra, dal tono dell’articolo, normale il comportamento delle truppe partigiane del Maresciallo Tito.  Il passo ancor più grave è il seguente che riporto fedelmente: … alcuni studenti a visitare il pozzo di miniera di Basovizza vicino Trieste – Monumento Nazionale dal 1992, più realisticamente falso storico, visto che notoriamente non ci sono persone sepolte
Ritengo che basti questo breve passo per capire. Nella Foiba di Basovizza sono conservati 500mq di ossa umane, luogo simbolo dell’eccidio per odio etnico e culturale nei confronti di tanti Italiani. Questo è il più chiaro esempio di ricerca spasmodica di argomentazioni che riaccendono una contrapposizione, cercata sempre a sinistra, per mantenere un paese diviso e confuso. Nel 2020 si dovrebbe abbandonare la strenua difesa di una ideologia, come quella comunista, che ha fallito come tutte le altre sotto i colpi della storia”.

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