Ogni tanto arriva qualche notizia positiva per Orvieto. Gli organizzatori della manifestazione “I Gelati d’Italia” avevano comunicato in maniera piuttosto ruvida la loro rinuncia a Orvieto addossando ogni colpa all’amministrazione. Poi si è lentamente riaperta la stessa porta con un dialogo che non si è mai definitivamente interrotto in verità. Ora abbiamo una delibera che definisce periodo e principi. La manifestazione si farà a fine agosto e inizio settembre. I protagonisti saranno i gelati e i prodotti del territorio per dieci giorni.
Tutto bene? No, non è possibile che un’organizzazione attenda mesi per avere risposte certe, cioè una delibera, perché ogni evento, piccolo o grande che sia, ha bisogno di tempo per pianificare tutto, per raccogliere sponsorizzazioni, per la promozione stampa e per definire ogni minimo dettaglio, non ultimo un piano per la sicurezza così come previsto dalla direttiva Gabrielli.
Tutto bene? No, Orvieto ha perso alcune manifestazioni importanti per la città, basti ricordare il Wine Show che il 9 e 10 giugno si svolgerà a Todi, altre sono ancora in dubbio e alcune sono state costrette a rinviare con danni d’immagine ed economici per tutti ma in particolare per Orvieto che non ha potuto godere dei potenziali vantaggi.
E’ poi difficile “fare pace” ma non impossibile, quindi è necessaria un’inversione di tendenza che permetta ad Orvieto e al centro storico di tornare protagonista di manifestazioni di livello che promuovano l’incoming e invitino i turisti a rimanere più giorni e non il tempo strettamente necessario per una veloce passeggiata nelle vie principali, una visita fast a Duomo, Palazzo del Capitano del Popolo e Pozzo di San Patrizio, qualche incursione in uno dei musei e a Orvieto Underground e poi via verso altre mete, magari vicine. Questa è la vera sfida per chi amministra e non il #cenefaremounaragione. Questo potrebbe essere un primo e timido passo nella direzione giusta.
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