Una serata di ordinaria movida a Orvieto, meriti e colpe dei comitati anti-rumore

Sabato di movida a Orvieto, giusto, giustissimo soprattutto per i giovani che, in alternativa, avrebbero solo spostamenti in auto verso Viterbo, Perugia o ancora più lontano. Siamo a Piazza del Popolo. Uno dei locali ha organizzato una serata di musica diretta proprio ai giovani. Si balla, si ride, qualche urlo sguaiato, capannelli di ragazzi che, nonostante il freddo sia piuttosto pungente, staziona fuori rendendo difficile la circolazione anche nell’ultimo lembo rimasto disponibile alle auto nella piazza. E’ ordinaria amministrazione. Tanti ragazzi parlano, scherzano in attesa di rientrare per continuare a ballare. Si vedono anche accenni di galanteria con qualche giovane che aiuta a indossare il giaccone alla ragazza. Buon segno!

Poi ecco che iniziano gli strilli ben oltre le righe. Non sono più quelli della spensieratezza, dell’allegria dovuta magari a qualche grado alcolico in più. No, si tratta di urla che sono sintomo di lite. Nel frattempo, tra i tanti bravi ragazzi, ecco che qualcuno decide di vandalizzare uno dei vasi posti in piazza. Una delle piante viene utilizzata per qualche strana “danza tribale”, il vaso diventa portacenere e cestino dei rifiuti. Pochi metri e c’è chi vomita tra gli sguardi indifferenti e schifati dei più. Gli amici guardano, anche loro. Dovrebbero essere amici, sicuramente conoscono lo sfortunato ragazzo. A pochi metri il locale da dove è uscito questo povero ragazzo vestito leggerino per il clima. Magari il freddo ha causato il malessere, magari.
E allora ci spostiamo per girare. Sempre a pochi metri dal locale si litiga, qualche avances di troppo qualche spinta. Continuiamo il nostro giro e si vedono sempre tanti ragazzi che ridono, ma troppi che barcollano, con lo sguardo spento e le frasi sconnesse di chi ha abusato di alcool.
Ricette e soluzioni non ne abbiamo ma qualche suggerimento sì. Venite a Orvieto, adulti, veniteci e girate, guardate e cercate di capire e controllate. Ai proprietari dei locali basterebbe chiedere attenzione massima e una pulizia post- serata, così come avviene in ogni casa o sala dopo le feste. Si pulisce tutto, anche nei dintorni. A chiudere una domanda; troppi ragazzi alticci, alcuni evidentemente minorenni: chi deve controllare il rispetto delle regole? La soluzione non è vietare, ma prevenire e controllare gli eventuali abusi e le violazioni per punirle. Non servono i comitati anti-rumore, che hanno avuto il merito di rendere il centro storico tranquillo, ma che hanno anche bloccato l’evoluzione delle movida per renderla sicura, perché ufficialmente a Orvieto “non si può”, “non è permesso” e allora tutti si vive nel limbo e proprio in queste situazioni incerte si annidano le mancanze e le esagerazioni che danneggiano i tanti che vogliono solo “passare una bella serata fra amici”.

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