USB, “concordiamo sul fatto che TeMa non ha forza per proseguire. Nessuno ha pensato ai lavoratori, senza stipendio e certezze”

Riceviamo e volentieri pubblichiamo il comunicato stampa della USB di Terni sulla commissione capigruppo riguardante la TeMa.  Il sindacato confermando la sua posizione sulla chiusura dell’associazione stigmatizza l’assoluta mancanza dalla discussione dei problemi riguardante il personale.

 

Abbiamo appreso dalla stampa del dibattito che si è sviluppato alla commissione capigruppo del Comune di Orvieto sulla vicenda dell’Associazione Te.Ma.  Il risultato della verifica sulla situazione finanziaria dell’Associazione affidata ad un consulente esterno, ha purtroppo confermato ciò che come sindacato da tempo stiamo affermando e cioè che, rispetto alla continuità dell’attività, ad oggi la Te.Ma non ha marginalità per proseguire.  Così come la verifica ha confermato tutte le responsabilità relative alla gestione della stagione teatrale in capo al CdA che, seppur dimissionario, è tenuto a svolgere tutti gli atti di ordinaria amministrazione in attesa dell’assemblea dei soci, che dovrà decidere del destino dell’associazione.

Come da tempo affermiamo, il sindaco deve revocare l’appalto affidato per la gestione del Teatro Mancinelli del quale il Comune è proprietario e, nelle more della definizione del percorso che ha travolto l’Associazione, adoperarsi per garantire l’avvio della stagione teatrale ed il rispetto di tutti i contratti e degli impegni assunti con le compagnie.  Torniamo a chiedere con forza l’attivazione di un tavolo tecnico-politico con l’amministrazione, al fine di poter definire il percorso utile alla tutela della stagione teatrale e dell’occupazione dei lavoratori ad essa dedicati.

Infine, non possiamo esimerci dall’esprimere lo sconcerto e l’indignazione che abbiamo provato alla lettura delle risultanze degli scambi avvenuti tra i presenti in Commissione, visto che la politica ritiene evidentemente i lavoratori della Te.Ma dei fantasmi!  Nessuno e sottolineiamo nessuno ha posto un quesito, ha acceso un focus sulla condizione dei lavoratori che scontano la mancata erogazione delle retribuzioni già da due mesi e per i quali è a rischio il riconoscimento di tutte le voci retributive, salariali e di fine rapporto.  Sono persone che per oltre un decennio hanno prestato la propria professionalità da più parti ampiamente riconosciuta ed apprezzata all’Associazione, spesso in condizioni difficili e per i quali è in gioco il futuro proprio e delle proprie famiglie.

Tale indifferenza ci ha lasciato esterrefatti e come sindacato, insieme ai lavoratori in assenza di risposte, ci adopereremo per rendere tutti edotti che i lavoratori esistono, sono un elemento fondamentale della vicenda e storia della Te.Ma e faranno valere i propri diritti con azioni e mobilitazioni, anche perché sono gli unici ad essere indenni da responsabilità sia amministrative che politiche.

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