Villa Montiolo, il Comune autorizza la vendita. Sabato la Fondazione Faina presenta un nuovo progetto culturale

La giunta comunale ha preso atto dell’esito positivo dell’alienazione del complesso immobiliare di Villa Montiolo situato nel Comune di Castelgiorgio, autorizzata dal MIBAC e dal Comune di Orvieto ed ha disposto la stipula del relativo atto notarile di compravendita.    Infatti, nessun’altra offerta, oltre a quella già avanzata nel gennaio 2020, è pervenuta entro il termine del 3 ottobre alla Fondazione Faina delegata alla procedura d’asta ad evidenza pubblica disposta lo scorso 27 agosto dal consiglio comunale essendo il Comune di Orvieto proprietario dei beni che compongono il patrimonio rustico, urbano e mobiliare ereditato dal Conte Claudio Faina con la finalità perpetua del potenziamento dell’omonimo museo di piazza Duomo.
La storica villa verrà acquistata al prezzo di 830 mila euro, lo stesso posto a base della gara ad evidenza pubblica comunque espletata. L’aggiudicazione è avvenuta in applicazione del diritto di prelazione riconosciuto dal Comune agli acquirenti che agli inizi dell’anno avevano presentato la proposta d’acquisto di pari importo.
L’immobile di Villa Montiolo risalente alla seconda metà del Cinquecento (fu sede della nobile famiglia Faina fino alla metà dell’Ottocento) apparteneva al lascito del Conte Faina e fu destinato alla Fondazione appositamente costituita nel 1957 con la finalità permanente del potenziamento del Museo Civico che ancora oggi è tra gli principali attrattori culturali della città di Orvieto.
Intanto, dopo la presentazione della nuova guida del Museo orvietano avvenuta scorso 10 ottobre, sabato 17 ottobre alle ore 11 a Palazzo Negroni sede del Centro Studi Città di Orvieto verrà presentato il progetto editoriale “Museo Civico. 50 opere d’arte della storia di Orvieto” per la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale della Fondazione per il Museo “Claudio Faina” realizzato da Setera Cloud Communication con il patrocinio di: Comune di Orvieto, Opera del Duomo di Orvieto, Diocesi Orvieto-Todi, Cassa di Risparmio di Orvieto, Centro Studi Città di Orvieto e GAL Trasimeno-Orvietano.

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