Auri delibera la stangata sull’acqua per attività commerciali e zootecniche. Aumenti fino al 40% anche per il 2018

Il 2019 inizia con una novità veramente poco gradita per gli operatori commerciali orvietani, l’aumento delle bollette.  Auri nella sua ultima riunione del 2018 ha deliberato all’unanimità le nuove tariffe che prevedono costi più alti proprio per le attività commerciali, sono salve le utenze private.  Anche il sindaco Giuseppe Germani ha votato favorevolmente all’aumento che, stando a quanto scritto in un comunicato ufficiale da Auri, è un atto richiesto direttamente dall’Authority per l’energia e per le risorse idriche che ha richiesto un adeguamento delle tariffe.  Ma c’è un ma.  Ognuno poteva scegliere in autonomia rispettando alcuni parametri, magari spalmando gli aumenti su tutte le utenze, ad esempio.  A provocare la reazione degli operatori e della politica anche la retroattività per tutto il 2018. 

Sì, avete capito bene, le nuove tariffe deliberate nella riunione del 28 dicembre di Auri valgono a partire da gennaio 2018.  Quindi un’attività ha pianificato e chiuso il proprio bilancio annuale con un costo certo, dato dalle bollette, ha pagato e ora si ritroverà un conguaglio piuttosto sostanzioso nel corso del 2019 a valere sullo scorso anno, oltre a vedersi aumentate le bollette future per i consumi dell’anno in corso.  Ad essere particolarmente colpite tutte quelle attività a forte consumo, fra queste ci sono chiaramente tutte quelle legate al turismo: strutture ricettive, ristoranti e bar.  Proprio ora che il settore ha dato segnali inequivocabili di ripresa ecco arrivare la stangata dell’anno e dello scorso anno.  I calcoli sono piuttosto complicati ma è chiaro che la crescita delle tariffe sarà piuttosto sostenuta, probabilmente intorno al 40%, e serpeggia un certo nervosismo tra gli operatori del settore.

A reagire duramente il segretario del PD Andrea Scopetti tramite il suo profilo facebook, “Con la delibera n.64 del 28.12.2018 il Consiglio Direttivo dell’Auri, all’unanimità, ha approvato la nuova articolazione delle tariffe idriche 2019. A fronte di un marginale risparmio per la gran parte delle utenze, la nuova articolazione rappresenterà un vero e proprio salasso per le attività ricettive-turistiche e del comparto agricolo-zootecnico, con aumenti che si avvicinano al 40%.  Nel tempo delle promesse da campagna elettorale, delle elucubrazioni economiche, delle chiacchiere che si porta via il vento, riceviamo l’ennesimo colpo per l’economia del nostro territorio.  L’AURI prima interviene nella vicenda rifiuti a discapito della nostra Città, poi con nuove tariffe idriche che rischiano di mettere in ginocchio attività già pesantemente colpite dalla crisi.  Una volta funzionava che chi possedeva delle risorse riusciva a valorizzarle e costruirci intorno delle economie di scala, oggi sembra che si sia preso il vizio di svenderle e subirne anche le conseguenze. Difendiamoci!”.

Le associazioni di categoria hanno ricevuto la notizia e si stanno organizzando per dare una risposta dopo aver analizzato le tabelle pubblicate da Auri e dopo aver quantificato la reale portata degli aggravi di costo.  Intanto è stato comunicato che i conguagli arriveranno, a seconda della cifra, nella prima metà del 2019 o nell’ultima bolletta utile dell’anno.  Ora il rischio reale è che tali aumenti vengano girati sul cliente finale con un’influenza negativa anche sull’inflazione locale e probabilmente, sul fatturato delle aziende.

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