Bello festeggiare San Patrizio ma il 17 marzo non è soprattutto la festa del Tricolore?

Orvieto tutta in verde, vestita a festa per celebrare San Patrizio, patrono d’Irlanda.  Bella la festa, bella l’arpa celtica, scenografico il concerto dento il pozzo di San Patrizio.  Veramente una due giorni di livello e divertente con alcuni locali che hanno raccolto l’idea del gemellaggio enogastronomico con Dublino.  Il 17 marzo è stata una vera maratona verde.  Ma c’è una domanda che rimane nell’aria; che cosa è successo il 17 marzo d’importante in Italia?

Andando a ritroso con la memoria ecco che si rivedono le immagini del Tricolore.  Ricordate?  Tricolori dappertutto, interviste, programmi Tv e il governo che però predicava sobrietà.  Sì la sobrietà era la parola d’ordine di quel periodo.  Anche per il 2 giugno nel 2011 la parata fu meno imponente del solito.  Però tutti seppero che in quel giorno del 1861 nacque ufficialmente l’Italia, non così come la conosciamo oggi ma come nazione e come bandiera.  Da allora più nulla.  A scuola, negli uffici, in tv non c’è stato più un accenno ad una ricorrenza che negli altri Paesi viene festeggiata in maniera canonica. E’ vero abbiamo il 2 giugno, ma del 4 novembre o del 17 marzo non vi è più alcuna traccia.  Provate a dirlo a francesi o tedeschi o spagnoli di abolire la data dell’unità del proprio Paese, di unità e vedete come vi rispondono.

Anche in Francia o in Spagna si festeggia San Patrizio, è una giornata bella, simpatica, si beve birra, si balla, si illumina tutto di verde e s’invitano i simpaticissima irlandesi, ma prima si ricorda, festeggia, si fa memoria delle proprie radici culturali e politiche perché altrimenti più che un’occasione per divertirsi andare a festeggiare ricorrenze altrui sembra tanto un dimenticare il proprio passato e soprattutto non ricordare e non far conoscere ai più giovani tappe fondamentali per il proprio Paese, senza trionfalismi o derive di alcun tipo, ma con serietà e giusto orgoglio del proprio essere italiani, con tutti i pregi e tutti i difetti.

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