CiviciXOrvieto, “unità di intenti per fronteggiare la crisi e riprogettare le coordinate dello sviluppo”

Lettera-appello dell’Hub CiviciX Orvieto ai sindaci del territorio

 

Il prolungarsi della pandemia ha già prodotto una situazione pesante per tutti e per molte attività la prospettiva di fallimento e chiusura definitiva, soprattutto nelle aree turistiche come la nostra. Ma la prospettiva è che duri ancora per un tempo non breve, dato l’andamento generale e però anche i ritardi e le difficoltà di diverso ordine e tipo, nazionali e specificamente umbre.

Forse, giunti a questo punto, c’è da domandarsi se non si sia adottato anche un approccio sbagliato. Se osserviamo l’andamento della pandemia, che ha ormai già più di un anno, vediamo un andamento a ondate: la prima, poi la seconda, poi ora forse la terza. Di fatto si sono scansate decisioni difficili e impopolari, si è inseguita l’infezione invece di organizzarne la prevenzione sperando di sfangarla.

Il nostro sistema economico però è allo stremo, può cedere la capacità di tenuta del sistema sociale, mentre cresce la sofferenza educativa, culturale e psicologica. Dobbiamo domandarci che cosa possiamo fare per organizzare un contrasto efficace, certo stando dentro il quadro nazionale e regionale, ma anche con un protagonismo istituzionale e popolare a livello locale.

Insomma bisogna cambiare registro e bisogna farlo a tutti i livelli. Non si può solo attendere, si deve reagire e le parole chiave alla luce dell’esperienza sembrano tre: coordinamento, organizzazione e responsabilità diffusa. Le prime due spettano prevalentemente alle istituzioni, la terza a tutti, e deve essere capillare. Sennò siamo destinati solo a lamentarci e non ne usciamo.

La realtà ci spinge dunque ad una svolta. L’incarico di governo al prof. Draghi peraltro cambia la scena e dà inizio ad una nuova fase nella storia del Paese. L’esperimento non può non riuscire, lo impone appunto la realtà. Il messaggio che già viene lanciato è che ce la possiamo fare, ma questo può accadere solo se nel Paese monta la fiducia.

Ecco dunque due obiettivi e due proposte che vi chiediamo di prendere in considerazione in quanto rappresentanti delle comunità che tutte insieme costituiscono il territorio orvietano. A nostro avviso infatti è intorno alle comunità territoriali che può rinascere sia la fiducia che la possibilità effettiva di uscire dal tunnel della pandemia e dalla crisi che ne è derivata. Riteniamo per questo indispensabile ogni sforzo per portare ad unità le differenze sulle scelte che interessano tutti.

Ecco i due obiettivi congiunti: organizzare operazioni coordinate per contribuire a contrastare gli effetti devastanti della crisi sul tessuto economico e sociale; insieme, coordinare politiche territoriali di riorganizzazione e rilancio nei diversi settori in un dialogo costruttivo con gli altri livelli istituzionali. Pensiamo infatti che questo sia, ancor più di prima, il tempo delle autonomie, in termini però non di attesa o di rivendicazione quanto piuttosto di capacità di proposta credibile per spessore e valore generale.

Ed ecco le due proposte: 1. rendere stabile ed operativo il coordinamento territoriale dei sindaci; 2. affidare alla conferenza dei capigruppo o, nei comuni più piccoli ad un comitato costituito da sindaco e rappresentanti delle liste presenti in Consiglio, il compito di elaborare le proposte operative per i due obiettivi indicati. Resta fermo ovviamente che tali organismi si configurano come sedi di confronto e di coordinamento e non potranno in alcun modo limitare i compiti e le responsabilità degli organi istituzionali di governo, in particolare il ruolo delle assemblee elettive e le iniziative di partecipazione popolare che si riterrà di dover promuovere.

Cogliamo l’occasione di questa lettera-appello per presentare ai sindaci e alle comunità del nostro territorio la formale costituzione dell’Hub CiviciX Orvieto, articolazione territoriale dell’Associazione CiviciX dell’Umbria. La nostra è una impostazione politico-culturale squisitamente civica, attenta ai problemi dei cittadini e ai metodi e alle strategie della loro risoluzione. Ci auguriamo di poter dialogare in modo costruttivo nell’esclusivo interesse delle nostre comunità con visione larga e operativa.

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