Elezioni/6: Orvieto come Beautiful, tra incroci e scommesse politiche e ancora niente programmi

Beautiful Orvieto, questo è il titolo della politica orvietana al tempo della campagna elettorale, ancora non proprio ufficialmente aperta ma con tanti partecipanti, tra palesi e non, pronti in griglia di partenza.  E’ un tutto contro tutti incredibile e intanto Orvieto continua a soffrire. 

Partiamo dal centro-sinistra con Scopetti tornato dalle vacanze che però, grazie ai suoi collaboratori, ha continuato nella ricerca di un candidato alternativo a Giuseppe Germani.  D’altronde il segretario del PD come potrebbe sopportare eventuali altri cinque anni di convivenza con un sindaco mai amato?  Non ci sono contratti prematrimoniali che tengano, qui si tratta di interessi completamente divergenti che neanche i migliori studi legali delle soap riuscirebbero a far convergere.  Germani si è messo a disposizione del suo partito ed ha assicurato di essere pronto a fare un passo di lato nel caso in cui venisse individuato un candidato all’altezza a suo giudizio.  Come dire, voi presentate tanto io troverò sempre un buon motivo per bocciare chiunque perché il sindaco lo voglio fare io, anzi il candidato.  Iniziano anche i mal di pancia all’interno della giunta.  Sempre in conferenza stampa Germani ha assicurato che tutti sono a disposizione ma non sembrerebbe così scontato in particolare per due figure, Cannistrà e Vincenti.

Le cose non vanno meglio nel centro-destra.  Anzi, la vera domanda è: c’è ancora un centro-destra unito ad Orvieto?  Per mesi è andata avanti la sfida tra Tardani da una parte e Meffi dall’altra per la candidatura.  Una sfida senza esclusione di colpi fino a quello di teatro di Roberta Tardani che improvvisamente si è scoperta civica e ha annunciato la sua candidatura.  E Forza Italia?  Silenzio assordante anche se Tardani è il capogruppo del partito berlusconiano in consiglio comunale.  Sospensione, espulsione?  No, silenzio, probabilmente sperando che il week-end porti consiglio, ma a chi?  Intanto Fratelli d’Italia ha da tempo preso le distanze da Tardani preferendo altre soluzioni.  Poi c’è la Lega, senza segretario a Orvieto, che non è più così graniticamente pronta a sostenere la candidatura di Tardani soprattutto perché non è il risultato del dibattito interno a Forza Italia.  Le acque apparentemente calme dalle parti della Lega sono pronte a divenire tempestose anche perché a Terni si è abbattuto il ciclone Fiorini che ha abbandonato il carroccio.

Dalle parti del M5S per ora si alza solo la voce di Lucia Vergaglia, autocandidata nella piattaforma Rousseau, la stessa dove dovrebbe essersi candidato anche Lucio Riccetti ma a noi poveri mortali non è permesso sapere, quindi utilizziamo il condizionale e attendiamo che dal casting online arrivi il responso.  Intanto ricordiamo che Di Maio ha aperto a più di due mandati e soprattutto ad eventuali alleanze con terzi, magari civici.

E infine abbiamo Andrea Mazza, candidato ufficiale da qualche settimana, civico e che tutti tirano per la giacchetta.  Proprio Mazza, o meglio la sua candidatura, ha fatto emergere tutte le contraddizioni e i veti incrociati nel centro-destra che ha socchiuso la porta anche all’eventualità che il candidato non sia espressione diretta dei partiti ma un esterno, civico e senza un passato politico-amministrativo che possa renderlo corresponsabile dei problemi della città e del Comune stesso.  Il vero neo riguarda, a questo punto, il mantenimento del suo essere civico e non targato.

Ai box, pronto a partire, Franco Raimondo Barbabella, che dovrebbe sciogliere le riserve giovedì 14 in una conferenza stampa già convocata, che secondo alcune voci potrebbe anche optare per Roberta Tardani, ma sono voci e come tali bisogna valutarle.  Altro personaggio pesante è Andrea Scopetti che vorrebbe incontrare anche almeno un altro candidato per capire se, nel caso di totale sconfitta della sua linea anti-Germani, ci possa essere spazio per la sua area di riferimento.  E i socialisti di Gialletti?  Stando alle dichiarazioni di Germani Custolino dovrebbe far parte della corsa nella lista civica ma il lìder maximo del socialismo orvietano sonda a destra e manca, non si sa mai.

Tutto questo spazio per raccontare di intrighi, incontri, indiscrezioni su liste e nomi.  Ma di Orvieto chi si occupa?  Dei grandi temi per il rilancio della città qualcuno di lor signori ne vuole discutere seriamente? Non chiediamo un programma dettagliato, forse è ancora presto, ma degli spunti di discussione che non siano i soliti “è colpa di…”, “sicuramente non faremo come…”, e similari.  Gli argomenti su cui dare spunti sceglieteli pure voi altrimenti ecco un elenco dal quale pescare: caserma Piave, turismo, centro storico, crisi economica, discarica, ambiente, salute e ospedale, ex-ospedale, trasporti, infrastrutture…

Noi di OrvietoLife “ci siamo portati avanti con il lavoro” e abbiamo annunciato la volontà di organizzare un confronto pubblico tra i vari candidati entro il 9 aprile per discutere di Orvieto, della crisi demografica, sociale ed economica, delle potenzialità e delle eccellenze, di credito, di agricoltura e altro.  Ci piacerebbe, insomma, che termini velocemente questo teatrino desolante per mettere al centro Orvieto perché vi state candidando per guidare la città e non coalizioni politiche nei prossimi cinque anni.

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