Gianfranco Maria Chiti, il 30 marzo in Duomo la celebrazione per la causa di beatificazione

Per Padre Gianfranco Maria Chiti ci siamo.  Il 30 marzo alle 16 si terrà in Duomo a Orvieto la cerimonia di chiusura della causa diocesana di beatificazione e canonizzazione del frate-soldato, servo di Dio.    Padre Gianfranco Maria Chiti, il frate-soldato servo di Dio, beato.  Una Santa Messa di ringraziamento verrà celebrata il 31 marzo alle 11 nel convento dei cappuccini di San Crispino da Viterbo, il luogo scelto da padre Chiti per vivere la sua spiritualità.

Gianfranco Maria Chiti ha combattuto sul fronte greco-croato e poi in Russia dove era a capo di una compagnia di granatieri di Sardegna.  In Russia il combattente Chiti tornò con una ferita al piede, un congelamento agli arti inferiori e con una medaglia al valor militare.  A testimonianza della vita sempre fuori dagli schemi Gianfranco Chiti dopo l’8 settembre scelse di aderire alla Repubblica Sociale Italiana e per questo fu internato nel campo di concentramento degli Alleati di Coltano.  Alla fine della guerra venne riammesso nell’esercito dove continuò la sua carriera fino al grado di generale di brigata al comando della scuola allievi sottufficiali di Viterbo.  Nel 1978 arriva la svolta.  La vocazione, sempre presente, chiama e il generale decise di dare la svolta alla sua vita vestendo l’abito religioso di novizio dei Cappuccini a San Mauro di Rieti.

Nel 1982 Padre Chiti viene ordinato sacerdote e inviato a Orvieto come custode del convento di San Crispino.  E a Orvieto lascia il segno più grande della sua fede e dell’intraprendenza.  Il convento era solo un cumulo di macerie e padre Chiti lo trasformò in luogo di grande spiritualità, di pace dove ha sempre aperto le porte a chi cercava consiglio, ispirazione, fede e pace.  Insomma Padre Gianfranco Maria Chiti è stato un testimone vero di fede, aiuto, accoglienza che giorno dopo giorno ha costruito un luogo non solo fisico ma soprattutto spirituale aperto a tutti e il 30 e 31 marzo saranno giorni di festa nel suo ricordo.

 

 

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