Il dissesto della politica

Riceviamo e pubblichiamo da Luisa Basili, Martina Mescolini, Pirkko Peltonen, Gilberto Settimi, Maurizio Talanti componenti del coordinamento comunale PD Orvieto

 

 

Ci sono i fatti, e ci sono le opinioni. Spesso strumentali. C’è la fredda realtà, e c’è l’agire surriscaldato.

In questo momento in cui il Paese è entrato in una campagna elettorale fatta a suon di colpi anche sotto la cintura, del parlare “a braccio” senza tanto curare della differenza tra il “vero” e il “falso”, spesso la realtà scompare sotto la marea di opinioni, illazioni, appunto surriscaldate.

Ciò vale anche per le piccole comunità. Anche per la nostra comunità. All’attacco della consigliera Lucia Vergaglia, M5S, circa le manchevolezze nella politica sociale del Comune, l’assessora nonché vice-sindaca Cristina Croce ha già risposto. Punto per punto, separando i fatti dalle opinioni; esponendo la realtà, e non il suo simulacro. Solidarietà a Cristina Croce; la richiesta delle sue dimissioni rispedita alla mittente.  Sappiamo già che non basta. Così come a livello nazionale, anche a livello comunale non bastano ormai le cifre della realtà. Conta la critica, anche se non sorretta da credibili proposte alternative. Conta cavalcare comunque la rabbia che monta come una marea in questi tempi innegabilmente difficili.

E in questo contesto che a rischiare di finire in dissesto è la politica. I partiti politici hanno il compito di dirimere gli innumerevoli interessi di una comunità; e, se vincenti nelle elezioni, sorreggere le amministrazioni tenute ad operare secondo il programma esposto agli elettori. Hanno anche il dovere di parlare ai propri elettori, e tenerli informati sulla complessità dei problemi e delle proposte di soluzione. Solo così si evita, da un lato, il surriscaldamento delle opinioni di fronte ai disagi, e dall’altro, il mero parlare “alla pancia” della gente.  La politica che non si vuole in dissesto deve ricordarsi anche dei valori alla base della vita civile, che sono sia i diritti civili sia i principi fondanti della nostra Repubblica. Ecco perché noi, i sottoscritti, con altri, all’assemblea comunale del partito abbiamo ritenuto importante sottolineare la recentissima approvazione al Parlamento del cosiddetto “biotestamento”, ricordando, anche, che Orvieto è la città di Luca Coscioni. E abbiamo chiesto e ottenuto l’approvazione del documento antifascista elaborato all’indomani dell’incursione a Como in una riunione del comitato migranti locale.

La politica come noi la intendiamo è parlare e ragionare. Cercare di capire e di far capire le enormi sfide che ci aspettano, dal lavoro alle disuguaglianze, dal welfare ai migranti, allo sgretolamento dello stesso concetto di democrazia in molte parti d’Europa. Agire in una piccola comunità, ma sapendo che i grandi mutamenti storici di cui siamo testimoni, non solo ad Orvieto, non solo in Italia, ma in tutta l’Europa, ci obbligano ad avere sempre più consapevolezza, sempre più conoscenza dei fatti, e volontà di inter-agire. Per il bene di tutti.

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