Il Ponte della Strada “Complanare” sarà intitolato al “Presidente Sandro Pertini”

Il Consiglio Comunale ha approvato all’unanimità dei presenti (7 favorevoli: maggioranza e Cons. Vergaglia) la mozione presentata dalla Cons.ra Lucia Vergaglia (M5S) con la quale si impegna il Sindaco e la Giunta ad intitolare al “Presidente Sandro Pertini” il nuovo ponte sul fiume Paglia facente parte del raccordo “complanare” tra la Strada Statale n. 205 ‘Amerina’ e la Strada Statale n. 71 ‘Umbro – Casentinese’ in Orvieto”.

 

Le premesse della mozione sono state illustrate dalla proponente che ha affermato: “Quando si parla di prima Repubblica non viene mai menzionata la figura di Pertini. Figura difficilmente collocabile che, per la maggior parte della sua giovinezza è stato o confinato e detenuto. Personaggio che anche negli incarichi istituzionali è stato sempre carico di modernità. Anche negli scandali del dopo terremoto dell’Irpinia, con la sua libertà intellettuale a tutto tondo si sganciò dalle logiche di partito. E’ stato uomo di intelletto e di azione e tutta la sua vita è costellata da questo. Si è comportato da partigiano nel senso più nobile del termine anche quando era la carica massima dello Stato. Il suo essere popolare era nella sua vicinanza agli italiani con i quali costruì un rapporto diretto. 

Il nuovo raccordo ‘complanare’ di Orvieto situato tra la Strada Statale n. 205 ‘Amerina’ e la Strada Statale n. 71 ‘Umbro-Casentinese’ ha compreso la realizzazione di un nuovo ponte sul fiume Paglia. Le strutture pontiere hanno di per sè un alto valore simbolico d’unione e cerniera ottenute dall’ingegno e l’opera umana tra parti che la natura e la ventura ha disposto separate e distanti.

Di qui la proposta di una intitolazione ad un personaggio che sia stato un ponte tra i valori come fu Sandro Pertini nel suo ruolo istituzionale di settimo Presidente della Repubblica Italiana dal 1978 al 1985.

Chiamare il ponte in modo anonimo come ‘ponte della Complanare’ sarebbe un segno negativo. Il suo modo di comunicare di Sandro Pertini quando venne ad Orvieto fu per certi versi simbolico. 

Il 7 ottobre 1984 si stavano facendo i grandi lavori della Rupe finanziati con la legge speciale, la sua non fu una visita di rappresentanza ma una sorta di monito a che i lavori fossero fatti bene e che non fossero un ulteriore scandalo italiano. Pur da profondo laico ebbe delle lodi da parte del Vescovo di Orvieto. L’idea che nel 120nnale della sua nascita ci possa essere un ricordo tangibile attraverso il quale Orvieto ricorda quel momento di storia cittadini, inaugura il ‘Ponte Sandro Pertini’ sarebbe una bella cosa, un bel tributo. 

Il mio auspicio è che tale valore simbolico possa essere rievocativo di ciò che unisce oltre le divisioni apparenti nella società umana e pertanto possa essere una costante nel legame tra generazioni e tra idee diverse avendo”. 

Dibattito:

Angelo Pettinacci (PD): “parlo a nome di tutta la maggioranza. Sandro Pertini è stato una figura fondamentale per il nostro Paese che tutti abbiamo nel cuore. Personalmente ero poco più che adolescente quando Sandro Pertini era Presidente, ma per chi lo ha potuto incrociare è stato un incontro straordinario da prendere ad esempio. Ci fa piacere poter intestare un ponte a Sandro Pertini e rammentare a tutti noi, e alle nuove generazioni soprattutto, chi egli è stato. Come approccio futuro per iniziative del genere, sarebbe interessante fare un bando di idee aperto agli studenti. Questa scelta ci fa onore. Favorevoli”. 

Replica Vergaglia: “ringrazio non solo del voto. Sono soddisfatta che sia stata compresa la valenza semantica di questa proposta. Era il segnale che volevo dare: Sandro Pertini non si è mai vendicato. Aggiungo che questa proposta è molto condivisa negli ambienti accademici vicini alla figura di Pertini. La cosa ha una rilevanza che va oltre il nostro Consiglio Comunale, e non è un bel segnale che non sia stata condivisa con altri consiglieri”. 

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