Sacripanti, nonostante i lavori alla Colonnetta la strada è un groviera, chi paga?

Le strade sono il vero punto debole del territorio, è cosa nota.  Sicuramente siamo in ottima compagnia visto che le lamentele arrivano un po’ dovunque dall’Italia ma questa non può giustificare la situazione di Orvieto.  In una interrogazione di Andrea Sacripanti, consigliere comunale del Gruppo Misto, si evidenzia lo stato della via Colonnetta nell’omonima località che è stata oggetto di un intervento di rifacimento poco più di un anno fa e che versa in condizioni disastrose. Di seguito il testo integrale dell’interrogazione di Sacripanti.

 

Il sottoscritto Consigliere comunale, premesso che:

  • Come si evince dalle foto allegate, che costituiscono parte integrante della presente interrogazione, Via Colonnetta presenta un manto che definire dissestato appare riduttivo essendo presenti numerose cavità che più che alle buche, che ormai caratterizzano la maggior parte del nostro Comune, assomigliano a delle vere e proprie voragini;

 

  • Risulta all’interrogante, da informazioni acquisite dai residenti del luogo, che alcuni lavori di manutenzione del manto stradale della Via interessata sono stati eseguiti soltanto un anno fa, evidentemente con scarsissimi risultati;

Tutto ciò premesso, il sottoscritto Consigliere chiede al Sindaco:

  • se, stanti le condizioni disastrate di Via Colonnetta non intenda intervenire con urgenza per una competa e definitiva risistemazione del manto anche al fine di ristabilire le dovute condizioni di sicurezza per i cittadini, per lo più residenti, che la percorrano con i veicoli o a piedi;

 

se corrisponde al vero che soltanto un anno fa la medesima strada è stata oggetto di opere di rifacimento e, in caso affermativo, se non ritenga opportuno, alla luce delle attuali condizioni della Via, intimare alla Ditta che ha eseguito i lavori la rimessa in pristino gratuita della stessa ed il pagamento degli eventuali danni occorsi nel frattempo ai cittadini e al Comune, ente proprietario ed appaltante dei medesimi lavori.

  

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