Toto-alleanze è ancora tutto in alto mare. Si apre il fronte M5S con lo scontro Riccetti-Vergaglia

S’iniziano a muovere le pedine per le prossime amministrative.  Nel PD ancora regna la confusione con la contrapposizione tra l’attuale sindaco e il gruppo che fa riferimento alla segreteria.  Il centro-destra aveva in programma una riunione per scegliere il proprio candidato martedì sera ma il vertice è saltato e quindi non abbiamo ancora un nome ufficiale anche se la sfida tutta interna a Forza Italia tra Roberta Tardani e Roberto Meffi è ormai nota a tutti.   Fratelli d’Italia per bocca di Umberto Garbini non la pensano esattamente nello stesso modo e confermano la loro preferenza per Toni Concina, sempre alla finestra in attesa di sapere se sarà protagonista o meno dell’agone politico.  Andrea Mazza, cardiologo, ha ufficializzato la sua discesa in campo con una propria lista civica.  In tempi anche recenti è stato accostato ad alcuni protagonisti della politica locale ma lo stesso candidato ha smentito ogni apparentamento ufficioso.  In ultimo c’è il M5S che non ha ancora ufficializzato la candidatura.  Qui la situazione è piuttosto frizzante.  Lucia Vergaglia, consigliera uscente, ha da tempo annunciato la propria auto-candidatura e in questi ultimi giorni ha aperto ad eventuali apparentamenti anche in fase di ballottaggio.  Nel caso di partecipazione al ballottaggio del candidato pentastellato, Vergaglia è pronta ad apparentamenti con la presentazione della squadra di governo; in caso di esclusione del movimento si dichiara pronta a collaborare con uno dei due pretendenti a determinate condizioni.

La pensa diversamente Lucio Riccetti, candidato del M5S alle politiche con un ottimo risultato a livello personale in Umbria.  Riccetti spiega che “prima di parlare di liste, accordi e apparentamenti, si deve analizzare il territorio per conoscerne le esigenze, ci si deve confrontare con le categorie produttive e con i rappresentanti del mondo del sociale, tutte cose che in cinque anni ho visto poco”.  Sempre Riccetti, in linea con quanto dichiarato da Luigi Di Maio, spiega che “solo con la creazione di gruppi attivi si può pensare alla partecipazione alle elezioni magari aprendosi anche ad accordi che, però, devono essere sottoscritti prima, in maniera chiara, e non con giochetti al ballottaggio che qualcuno ancora vuole fare.  A Orvieto abbiamo avuto dieci anni fa l’esperienza dell’anatra zoppa con Toni Concina e sappiamo quanto sia stata negativa per la città”.  In conclusione, Riccetti ritiene o al governo o all’opposizione “ognuno deve svolgere il proprio ruolo senza ammiccamenti all’altra parte”. La guerra è dunque aperta in casa M5S.

Orvieto come non mai è preda di guerre, agguati e attacchi già in fase pre-elettorale.  E’ sintomo, questo sì, di un certo cambiamento e forse di una certa stanchezza da parte delle categorie produttive di essere trascinate da una parte all’altra solo da slogan e promesse puntualmente non mantenute.  Altro desiderio di molti cittadini è quello di capire quale sia il futuro di Orvieto e, ad oggi, non vi è traccia di una visione che vada oltre il 2020, i più coraggiosi sono arrivati al 2024, e sempre senza progetti, solo slogan.  Le scaramucce politiche non interessano, si cerca concretezza e apertura al nuovo, all’esterno, al mondo in poche parole.  Invece i partiti tradizionali e non solo sono tutti concentrati a bruciare i candidati uno dopo l’altro per far dispetto all’opposizione interna di turno.  Così d’altronde, ha fatto il PD in cinque anni di consiliatura, con un sindaco che ha avuto l’opposizione ufficiale e quella ufficiosa del suo partito.  Il centro-destra ha lavorato con unità fino ad ora, ma ad apertura di campagna eco tornare le vecchie divisioni.  Del M5S abbiamo ampiamente detto.  Ecco che allora l’impegno civico in questi anni è andato a sostituire le mancanze del pubblico e naturalmente ora si trova al bivio: impegnarsi direttamente o trovare alleati? E la politica classica deve rispondere ad una domanda simile: scansare l’impegno civico o collaborare facendo un passo di lato?

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