Wine Show. Interrogazione in consiglio, Vincenti: “sorpreso tutti la notizia dello spostamento a Todi”

Interpellanza su trasferimento della manifestazione “Wine Show Orvieto” da Orvieto a Todi
Durante il Consiglio Comunale dello scorso 15 febbraio l’assise ha trattato la questione del trasferimento della manifestazione “Wine Show Orvieto” da Orvieto a Todi sollevata dall’interpellanza dei Capigruppo di Forza Italia e “Identità e Territorio” che hanno chiesto al Sindaco: perché l’iniziativa che precedentemente l’Amministrazione aveva dichiarato di sostenere, poiché coerente con la vocazione naturale del territorio auspicando al riguardo una maggiore collaborazione con il Consorzio dei Vini di Orvieto, sia stata lasciata trasferire in altra città e quali sono  le iniziative che l’Amministrazione ritiene di dover sostenere e programmare; se ciò non rappresenti una grave perdita per la città di Orvieto, nonostante il progetto fosse stato presentato in tempi congrui e alle varie sollecitazioni degli organizzatori non si sia mai risposto; e quali sono i criteri di attribuzione dei contributi economici alle manifestazioni, poiché dal regolamento recentemente approvato non emerge un chiaro e trasparente iter per la concessione dei contributi e quindi risulta impossibile comprendere le modalità di presentazione delle richieste tantomeno le modalità di selezione delle iniziative culturali da sostenere da parte dell’Ente.
L’interpellanza è stata illustrata dalla Capogruppo di “Forza Italia”  la quale ha ricordato che la prima edizione della manifestazione, la prima di una serie che si sarebbero tenute presso il Palazzo del Gusto che doveva essere una incubatore di nuove sperimentazioni di sapori ed eventi e delle eccellenze territoriali locali dei venti comuni dell’Area Interna, per quanto riguarda il vino, venne presentata in Comune nel 2016 e patrocinata da Comune di Orvieto, Provincia di Terni, Confartigianato, Fisar e promossa da CIESSE Distribuzione Vini Orvieto in collaborazione con Associazione Castellana. L’edizione 2017 ha visto oltre 2000 presenze, 100 cantine, 700 etichette in degustazione ma, con la concomitanza di più eventi cittadini programmati dal Comune in un solo fine settimana, si sono verificati problemi di sovrapposizione di spazi che hanno penalizzato tutte le iniziative in calendario.
L’interpellante ha concluso che la manifestazione era uno strumento di valorizzazione del territorio e delle sue eccellenze capace di generare economia per la città ma ora stupisce apprendere che per mancanza di interesse da parte dell’Amministrazione Comunale l’iniziativa si sposterà a Todi che si starebbe mettendo a disposizione per tutte le fasi dell’organizzazione.
L’Assessore al Turismo ha risposto che l’interpellanza da la possibilità di chiarire la vicenda del Wine Show, una manifestazione che sicuramente ha portato valore ad Orvieto. Ha proseguito precisando che non c’è stato alcun tentativo da parte dell’Amministrazione di snobbarla, né c’è stato rifiuto od ostruzionismo, ma sin dal primo giorno l’Amministrazione Comunale ha dato carta bianca agli organizzatori sulle location e le date, da armonizzare ovviamente con altri eventi, visto che nel 2017 c’erano state delle concomitanze di eventi, cosa che è stata riconosciuta, ma che le date anche allora furono concordate. L’Assessore ha poi sottolineato che dopo numerosi incontri svolti con gli organizzatori per l’edizione 2018, ha sorpreso tutti la notizia dello spostamento a Todi. Ha precisato che il contributo richiesto dagli organizzatori al Comune di Orvieto era di 25 mila euro a fronte dei 10 mila euro che metteva l’organizzazione; aspetto su cui l’Amministrazione ha fatto presente che non essendo stato ancora approvato il bilancio, prendere impegni per importi che non hanno eguali rispetto ad altre manifestazioni, era un salto nel buio. L’Assessore ha concluso ribadendo che non sono state date risposte formali ma che erano in corso incontri e contatti costanti con gli organizzatori.
La Capogruppo interpellante si è detta insoddisfatta evidenziando che è comprensibile che si voglia correggere la strategia, ma che è stato grave che il Sindaco abbia ammesso che se ne sarebbe fatto una ragione della fuoriuscita della manifestazione. Ha concluso che sarebbe stato comunque doveroso rispondere agli organizzatori che la manifestazione era accettata e che il contributo non poteva essere finanziato nella misura richiesta, anziché lasciare gli organizzatori senza alcuna certezza.

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